Pardini accende i motori e parte all’attacco

Il candidato del centrodestra si presenta domani, intanto su facebook attacca l’amministrazione per "la politica degli annunci"

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Motori finalmente accesi anche nel centrodestra che domani presenterà ufficialmente il suo candidato sindaco dopo un tira e molla durato parecchi mesi e che ha visto spuntare, anzi rispuntare, nelle ultime settimane l’imprenditore Mario Pardini, già in pole position mesi fa per la carica di candidato e poi protagonista di uno strappo con lo stesso centrodestra e un avvicinamento al terzo polo prima di un ulteriore ritorno verso Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia.

Domani, appunto, la presentazione ufficiale di una candidatura, sulla carta quella con maggiori probabilità di contrastare il centrosinistra, che vedrà presenti i vertici regionali dei tre partiti. Pardini è già da qualche giorno in campo, anche nel tentativo di ricucire con le liste civiche che si sono sfilate, principalmente con SìAmoLucca di Remo Santini. Difficile che si possa ipotizzare un rientro con tanto di simbolo nell’alveo del cartello elettorale che appoggerà Pardini della lista che cinque anni fa appoggiò Santini nella sua corsa a Palazzo Orsetti. Praticamente impossibile invece l’appoggio di Difendere Lucca di Fabio Barsanti che pare sempre più intenzionato a correre per la carica da sindaco dopo il fallimento del tavolo locale del centrodestra e la decisione, maturata tra Firenze e Roma, di candidare Pardini. A conti fatti, con Pardini dovrebbero essere, oltre alla sua lista Lucca 2032, i tre partiti di centrodestra e forse un’ulteriore lista civica creata ad hoc.

L’ex presidente di Lucca Crea ha comunque acceso i motori, confortato anche da alcuni sondaggi che lo darebbero molto vicino a Raspini e vuole fare ogni sforzo per provare a scalzare quello che è l’erede politico di Tambellini da Palazzo Orsetti e verso cui sono partite le prime critiche per il grande battage pubblicitario avviato circa la partenza sul finire del mandato di alcune opere pubbliche: dalle asfaltature alle aperture di sportelli pubblici, ai nuovi sottopassi e parcheggi, ai lavori di restauro alle piste ciclabili, alle potature d’aiuole.

"La politica degli annunci – si legge sul profilo Facebook di Lucca 2032 – è l’immagine stessa di un’apparenza che inganna: ogni nuovo cantiere aperto oggi è un cantiere che avrebbe dovuto essere aperto ieri, fuori dalla logica dei (legittimi) bilanci patinati di fine mandato consegnati nelle cassette delle lettere delle famiglie da chi torna a chiedere di governare dopo averlo fatto per dieci anni senza alcuno slancio di qualità. Ma all’estremo limite del vero c’è che il reale bilancio lo faranno il 12 giugno i cittadini alle urne e molti elettori stavolta sceglieranno di asfaltare gli asfaltatori, nell’economia della sana alternanza su cui si fonda da sempre il concetto stesso di democrazia".

Fabrizio Vincenti