Pd, tre nomi per la Provincia. Versilia e Piana: niente accordo

Le segreterie territoriali non trovano la quadra per lo sfidante a Pardini

Pd, tre nomi per la Provincia. Versilia e Piana: niente accordo

Le segreterie territoriali non trovano la quadra per lo sfidante a Pardini

Fumata grigia, ma era ampiamente scontato. Alla vigilia di Ferragosto le segreterie territoriali del Pd della provincia di Lucca si sono incontrate per iniziare a dipanare la matassa, ancora ingarbugliata, che deve portare alla scelta del candidato alla presidenza della Provincia che verrà eletto a fine settembre prossimo. Come noto, le segreterie sono due: una che copre il lato di Viareggio e della Versilia, l’altra che afferisce ai territori di Lucca, Piana, Mediavalle e Garfagnana. E se la prima, attraverso un documento, si è espressa a favore di Marcello Pierucci, sindaco di Camaiore, la seconda sta salomonicamente portato avanti due nomi: quelli di Patrizio Andreuccetti, sindaco di Borgo a Mozzano e di Andrea Bonfanti, sindaco di Pescaglia.

L’incontro doveva servire come primo contatto per arrivare a una scelta, ma, per il momento, l’accordo non c’è. Tutto rinviato alla prossima settimana, quando si terrà una nuova riunione. Nel frattempo, continuano i contatti informali per uscire da una impasse non da poco. Dietro i tre nomi, infatti, ci sono diverse componenti del partito così come realtà territoriali diverse. E se Andreuccetti è stato inserito come terzo incomodo – qualcuno sostiene per evitare che Bonfanti arrivasse a essere il candidato unico del lato lucchese del territorio provinciale o come estrema carta qualora non si trovasse un accordo – la lotta, almeno al momento, sembra essere prima di tutto tra Pierucci e Bonfanti. Il primo, oltre che della componente versiliese troverebbe consensi sia nell’area vicina al presidente uscente Menesini, sia in alcuni esponenti del consiglio comunale lucchese. Con Bonfanti, sarebbe invece prima di tutto la corrente maggioritaria del partito, quella più vicina a Schlein.

Un quadro indubbiamente frastagliato e reso ancora più complicato dal fatto che il Pd, da solo, non arriva al 50% dei voti E serviranno dunque accordi con esponenti civici. In questo senso, due le strategie del Pd: chi propende, soprattutto chi sostiene Pierucci, di scegliere il candidato e poi aprire le trattative e chi, invece, forte del fatto che il nome del sindaco di Camaiore difficilmente troverebbe consenso tra alcuni raggruppamenti civici, tra cui quello del sindaco di Viareggio Del Ghingaro, ma anche in Mediavalle e Garfagnana preferisce Il candidato che sulla carta potrebbe aggregare con maggior facilità.