REDAZIONE LUCCA

Pediatra truffava l’Asl. In permesso con la Legge 104 lavorava per una cooperativa

Nei guai un medico cinquantenne: il caso scoperto dalla Guardia di finanza

Nei guai un medico cinquantenne: il caso scoperto dalla Guardia di finanza

Nei guai un medico cinquantenne: il caso scoperto dalla Guardia di finanza

Una pediatra in servizio a Lucca presso l’Asl Toscana Nord Ovest è indagata dalla Procura di Lucca per truffa ai danni della stessa azienda sanitaria. Si tratta di un medico cinquantenne, originaria della Spezia che all’epoca dei fatti, nell’estate 2022, lavorava appunto nella nostra città. Secondo quanto contestato dagli inquirenti, la pediatra avrebbe usufruito di un permesso retribuito di quattro settimane dall’Asl per assistere il genitore disabile in base alla Legge 104, ma in realtà in quello stesso periodo si era messa lavorare per conto di una cooperativa pediatrica in Piemonte. Il tutto senza prestare affatto le cure al genitore come previsto dalla normativa.

I fatti contestati dall’inchiesta della Procura si riferiscono a un periodo a cavallo tra il mese di giugno e quello di luglio 2022. In quelle quattro settimane, la pediatra risulta infatti impegnata professionalmente (e retribuita) per conto di una cooperativa di servizi sanitari con attività svolte ad Alessandria, Novi Ligure, Ivrea e Chieri. Un doppio lavoro che però è stato scoperto dagli accertamenti condotti dalla Guardia di Finanza e che ora rischia di costarle davvero caro.

Secondo quanto appurato dalle Fiamme gialle, il profitto illecito percepito dal medico si aggira sui 1200 euro, ovvero l’indennità concessa dall’Asl Toscana Nord Ovest per quel periodo di permesso retribuito che le sarebbe dovuto servire per assistenza e cura del congiunto.

L’indagine era partita dalla Guardia di finanza di Alessandria che indagava su alcuni appalti a cooperative della sanità per esternalizzare dei servizi. I finanzieri si sono imbattuti anche nel nominativo della dottoressa spezzina che in quel periodo risultava appunto alle dipendenze di tutt’altra Asl. Da qui gli ulteriori approfondimenti e la scoperta che quel lungo permesso ottenuto sfruttando la Legge 104 era stato utilizzato per ben altri scopi. Quindi era scattata la trasmissione degli atti alla Procura di Lucca per gli opportuni provvedimenti.

Le condotte della pediatra sono state segnalate dalla Giardia di Finanza anche alla Corte dei Conti per una valutazione anche a livello erariale della sua condotta e delle somme percepite. Sotto il profilo penale il medico deve ora rispondere del reato di truffa ai danni del servizio sanitario nazionale.