“In questo periodo di emergenza legata al Covid-19 celebrare la Giornata mondiale della salute mentale è più che mai un bene“, è il richiamo dello psichiatra Armando Piccinni, presidente della Fondazione BRF – Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze e professore straordinario all’Unicamillus di Roma. “Occorre catalizzare l’attenzione su malattie che condizionano costantemente la società, il mondo del lavoro, la vita familiare, la convivenza civile. Il Covid-19 – spiega lo psichiatra – ci ha mostrato anche quanto sia fondamentale investire nella ricerca e nel trattamento dei disturbi mentali. Durante il periodo del lockdown, ma ancora di più nel momento di precarietà assoluta che stiamo vivendo oggi, si rivela la fragilità della mente umana“.
“È sicuramente un bene che le istituzioni stiano mostrando sempre più forte sensibilità al tema della salute mentale –sottolinea –. Ora sono necessari più strumenti sia economici che legislativi per incrementare l’utilizzo di fondi a vantaggio di questi disturbi. Bisogna continuare su questa strada: una sempre maggiore conoscenza e il perfezionamento dei trattamenti potranno in un prossimo futuro sdoganare come disturbi pari agli altri le malattie della mente“. Il dottor Piccinni si sofferma anche sull’importanza della Giornata Mondiale della salute, che ricorreva il 6 ottobre.
“Il trattamento del disturbo mentale è stata la cenerentola della medicina fino a pochi decenni fa. Eppure – spiega il dottor Piccinni – gli ultimi dati ci dicono che nel corso della vita un italiano su quattro soffrirà di un disturbo psichiatrico. Lo sviluppo della psicofarmacologia e degli strumenti di indagine sul sistema nervoso hanno però determinato un enorme sviluppo della conoscenza e della cura dei disturbi mentali“.