MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Presenza di Pfas nel pozzo potabile, torna l’allarme per San Filippo

Lucca, il consigliere Bianucci chiede interventi urgenti dopo i dati sull’inquinamento resi noti da Greenpeace

Analisi in un laboratorio (Foto di repertorio)

Analisi in un laboratorio (Foto di repertorio)

Lucca, 28 settembre 2024 – “I dati di Greenpace confermano l’allarme che abbiamo lanciato due mesi fa riguardante la presenza massiccia di Pfas nel pozzo potabile Geal di San Filippo”. A ribadire la preoccupazione su questo tema è il consigliere comunale Daniele Bianucci di Sinistra Con.

“Non possiamo perdere altro tempi – dichiara – perché Greenpace in questi giorni, dopo i nuovi campionamenti effettuati sul nostro territorio, ha rilanciato l’allarme che già avanzammo a metà luglio scorso in commissione lavori pubblici ed ambiente”. Si tratta di un dato evidenziato lo scorso mese di marzo da Arpat riguardante una quantità di acidi Pfas pari a 107,8 nanogrammi. “Una dose – ricorda Bianucci – che, se fosse già in vigore la legislazione che scatterà a gennaio 2026, potrebbe decretare la chiusura dell’approvvigionamento idrico, perché oltre i limiti di guardia stabiliti; tuttavia, nonostante la richiesta di interventi che in commissione abbiamo rivolto sia a Geal che all’amministrazione comunale, non è arrivata alcuna risposta: è per questo che in consiglio comunale, durante l’ultima seduta, ho evidenziato l’emergenza con un’apposita raccomandazione consiliare”.

Per Bianucci: “i quantitativi di Pfas restano significativi e pericolosi nella nostra rete idrica, anche dopo il trattamento di potabilizzazione a cui l’acqua viene sottoposta prima di uscire dai rubinetti; a luglio scorso nella commissione lavori pubblici ed ambiente, Tommaso Panigada dell’associazione “Senza Confini”, di cui avevamo richiesto l’audizione, aveva evidenziato i dati Arpat, eloquenti e preoccupanti”.

I Pfas sono sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate sulla cui presenza in lucchesia, nei mesi scorsi, si era occupata anche la trasmissione di Rai3 Presadiretta condotta da Riccardo Iacona. Secondo Bianucci, “la nuova iniziativa di Greenpace rende bene l’idea dell’urgenza di un’azione incisiva sul nostro territorio, per tutelare la salute dei cittadini e dell’ecosistema rispetto a queste sostanze, la cui nocività è ormai acclarata dall’intera comunità scientifica; per questo, in via cautelativa, occorre da subito adottare comportamenti in linea con quelli che tra poco più di un anno saranno obbligatori per legge, ed è necessario aumentare lo spettro delle tipologie di acidi Pfas ricercate nelle analisi, perché i dati dei quantitativi individuati, potrebbero essere ancora più allarmanti”.

Il consigliere di Sinistra Con avanza una richiesta: “A scopo precauzionale, in attesa dell’avvio della validità della legislazione nazionale prevista appunto per l’inizio del 2026, con la mozione chiediamo di avviare da subito etramite l’operato di Geal, rilevazioni puntuali continuative, relative alla presenza di queste sostanze nelle acque destinate al consumo umano, in particolare quelle prelevate dai campi pozzi in riva sinistra e destra del Serchio, e in quelle depurate dall’impianto di depurazione fognario di Pontetetto; inoltre, domandiamo ad Arpat di rilevare la presenza dei Pfas nelle acque dei canali Ozzeri, tramite campionamenti a monte e a valle di Pontetetto, e per il Condotto pubblico a monte ed a valle della città”.