Il bello della fotografia torna ad animare la città grazie a Photolux. Cos’è l’Italia? Cos’era e cosa è diventata? Come si sono trasformate le italiane e gli italiani, come sono cambiate le abitudini, le città, le aspirazioni, i sogni? Le risposte, personali e come sempre singolari e mai plurali, si trovano nelle foto che “Il Bel Paese?”, la sesta edizione biennale di Photolux Festival porta a Lucca, da oggi al 15 dicembre. Ben 19 mostre, ma anche talk, workshop, incontri, presentazioni di libri e visite guidate per scoprire, da vicino, bellezze e contraddizioni, viltà e nobiltà del Bel Paese. Da segnalare, tra le tante mostre presenti, la lunga carrellata balneare nello sguardo inconfondibile di Massimo Vitali, il fotografo naturalizzato lucchese che celebra la sua carriera proprio a Photolux, i quarant’anni del Leica Oskar Barnack Award e il fotogiornalismo del World Press Photo.
Il festival, tutto dedicato all’identità italiana, alle sue contraddizioni, ai suoi eccessi e ai suoi estremi, è stato presentato ieri mattina a Palazzo Ducale dal direttore artistico, Enrico Stefanelli, dal consigliere provinciale, Patrizio Andreuccetti, dall’assessore alla cultura del Comune di Lucca, Mia Pisano, e dal vicepresidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Raffaele Domenici, alla presenza di Nicola Tanzini di Intarget.
“Essere italiani oggi - spiega Stefanelli - significa avere la volontà e la necessità di riscoprire le proprie radici, guardando all’esterno, al domani, al dopo. È quello che Photolux ha fatto e continua a fare fin dalla sua nascita, nel 2005. Mutando pelle, cambiando forma ha continuato a raccontare il mondo che cambia sempre guardando sia al punto di partenza che a quello, ipotetico, di arrivo. Photolux, da sempre, si è posto lo scopo di raccontare la cultura fotografica d’autore e le migliori voci emergenti italiane e internazionali attraverso la rappresentazione di molteplici linguaggi, anche quelli percorribili grazie alle nuove tecnologie. Siamo tra i festival di fotografia più longevi Italia: un successo e un traguardo che ci spinge ancora oltre e che deriva dalla stretta sinergia con gli enti e le istituzioni del territorio”.
“Ospitare le più importanti mostre di questa edizione nelle sale di Palazzo Ducale - ha commentato Andreuccetti - è un grande piacere. Questi ampi spazi, che naturalmente si sono evoluti come contenitori culturali della città, vivono una ritrovata vivacità grazie alle esposizioni che troveranno spazio qui: parliamo del bel percorso di Vitali, dei più significativi esempi di fotogiornalismo del World Press Photo e di Joakim Kocjancic, con “Italia/Europea”, con un forte richiamo allo stretto legame che la nostra provincia ha con l’Europa”.
“Photolux - ha aggiunto l’assessore Pisano - è uno degli eventi di punta del calendario lucchese, un’istituzione che ha attraversato gli anni crescendo sempre di più in qualità e attrattività. La scelta di raccontare la nostra Italia attraverso gli sguardi dei più importanti fotografi internazionali è stata coraggiosa e appassionante: un percorso alla scoperta del carattere più nascosto del nostro popolo”.
“Come Fondazione - ha concluso il vicepresidente Domenici - siamo da sempre accanto a Photolux, in quanto divulgatore e promotore di una cultura e di un’arte capaci di arrivare dritto al cuore e ai pensieri del pubblico. La fotografia rappresenta una forma di comunicazione schietta, aperta, che cela verità rivelate e che mostra il non detto, il nascosto, il sommerso. Anche quest’anno il percorso espositivo proposto da Photolux invita alla riflessione, all’allargare lo sguardo”.
Le mostre di Photolux sono come sempre imperdibili. Tra gli appuntamenti più attesi la retrospettiva “Sotto questo sole” di Massimo Vitali a Palazzo Ducale, a cura di Matteo Balduzzi e con l’allestimento dell’architetto Pietro Carlo Pellegrini, che celebra il 30° anniversario della sua prima fotografia delle spiagge italiane. Di particolare rilevanza la sezione dedicata all’archivio: un’occasione speciale per vederlo per la prima volta, per entrare dentro l’universo artistico di Vitali.
A Palazzo Ducale, insieme alla mostra del World Press Photo, la mostra “Italia/Europea” di Joakim Kocjancic, fotografo di origini italo svedesi. La sua serie di immagini in bianco e nero esplora il legame tra il fotografo e i soggetti ritratti, intrecciando la sua esperienza europea in un linguaggio visivo che fonde realtà e sogno.
Le altre mostre saranno a Palazzo Guinigi (a parte LOBA40, presso la Chiesa dei Servi). Tra queste, Massimo Mastrorillo presenta “Omicidio bianco”, un’esplorazione del dramma delle morti bianche sul lavoro in Italia. Gabriele Croppi con “Italia Metafisica”, a cura di Benedetta Donato, indaga la metafisica del paesaggio urbano attraverso una raffinata combinazione di arte e pensiero. “Matrimoni napoletani”di Francesco Cito è un reportage sui matrimoni a Napoli, vincitore di un World Press Photo nel 1995. “Home is Home (All Alone)” di Guido Gazzilli utilizza la figura del Fauno come metafora della ricerca di identità e rifugio. Ma ci sono molte altre suggestive proposte da scoprire in città grazie all’occhio magico di Photolux.