Piazza coperta, lavori al fotofinish. Spazio a uffici sociali del Comune, associazioni e ad un punto ristoro

La Nazione entra nello stabile dove sono in corso gli ultimi interventi di allestimento. Nel parcheggio interrato 50 posti auto. Poi scalinate, illuminazione e alberature.

E’ al centro del dibattito da anni. C’è chi lo difende e chi lo vede come un dito in un occhio. Le proteste sono ben vive ancora oggi da parte di chi vuole tutelare i resti del vecchio porto fluviale di Lucca che insisteva nella zona. Per tutti ormai il suo nome è la "piazza coperta" di San Concordio. Ma proprio perché al centro di un dibattito annoso, e visto che dall’esterno appare quasi come un corpo senza vita quando invece i lavori ci sono eccome, abbiamo bussato alla porta del vicesindaco Giovanni Minniti affinché ci aprisse l’area per visitare la struttura. Area che La Nazione ha visitato ieri alla presenza di Minniti, della responsabile dei Servizi Sociali del Comune Chiara Simi, della dirigente Erp Lorenza Cardone, di Alberto Aloisi in rappresentanza della ditta Gorrasi Cost e di Giacomo Lencioni per la DP Ingegneria srl.

Partiamo dalla notizia: tra oggi e domani sarà firmata la delibera con la quale entro 90 giorni (più una ventina di deroga) dovranno essere terminati i lavori (cantiere Erp). Dunque dovremmo (ma usiamo il condizionale) essere quasi alle porte coi sassi. Manca la controsoffittatura, ma gran parte dei lavori sono stati eseguiti. L’altra notizia è costituita dalla destinazione d’uso. Se prima era un’ipotesi, ora è certo che qui troveranno spazio, al piano terra uffici comunali quali il centro affidi, il centro per le famiglie e un’area per le associazioni, al secondo piano uffici e un punto ristoro per la cui gestione dovrà esser predisposto apposito bando. Primo piano più “corto“ poiché si affaccia su un’ampia terrazza con corrimano in pannellature di vetro da cui si domina la piazza coperta. Il centro polifunzionale costituirà anche un presidio del Comune nel quartiere.

L’accesso con grande scalinata sarà su via della Formica mentre altre scale oltre la rampa per disabili permetteranno l’accesso alla piazza da via Consani. Proprio lungo via Consani sarà ripristinata la pista ciclabile (adesso interrotta perché inglobata nel cantiere) e saranno posizionate alberature e luci. Forse non tutti ricorderanno la presenza, qui, di un parcheggio interrato che diventerà molto probabilmente a pagamento e che potrà ospitare 50 auto. La piazza sarà sempre aperta, così come il parcheggio, e usufruibile dai cittadini. Intorno all’ascensore previsti giochi di luce così come lungo le colonne che sostengono il gigantesco tetto.

Il progetto in sé nacque oltre 26 anni fa quando sarebbe dovuto diventare un centro direzionale della Gesam oltre uffici e fondi commerciali da mettere in vendita. Ma il progetto risultò troppo oneroso considerando anche il quadro immobiliare dell’epoca, e non più conveniente. Così si ridusse al solo parcheggio.

Con l’amministrazione Favilla la nuova ipotesi fu quella di realizzare un edificio che potesse ospitare tutte le società partecipate del Comune. Ma la proposta fu accolta con freddo interesse tanto che passarono gli anni e cambiò l’amministrazione. Arrivando alle giunte Tambellini. Anni in cui il progetto fu ridimensionato poiché non sarebbe stato sostenibile a livello di costi. E il parcheggio? E beh, non poteva essere “cancellato“ poiché un’amministrazione avrebbe corso seri pericoli a livello giuridico prendendo un bene per il quale erano stati spesi denari pubblici per poi farne una pallina di carta.

Il parcheggio intanto fu riempito... d’acqua, per dargli stabilità vista la falda sotterranea, mentre fu poi realizzata anche una “soletta“ in cemento sempre per garantire un peso sufficiente. E arriviamo ai giorni nostri con un progetto (dell’architetto Pietro Carlo Pellegrini) di minore impatto a livello di metri cubi e che l’amministrazione Pardini ha ereditato dalla passata giunta. L’acqua dal parcheggio è stata rimossa nel 2022 mentre la giunta Pardini ha cambiato almeno in parte la destinazione d’uso e si appresta a veder terminati i lavori. Lavori che nel complesso (parcheggio escluso) sono costati 6,2 milioni di euro grazie ad un finanziamento dell’allora Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Immaginandoci che non possa restare la qualifica di "piazza coperta" ci sarà da darle un nome. Che la giunta non prenda la palla al balzo tagliando la testa al toro (e alle polemiche) intitolandola a Sandro Pertini...?

Cristiano Consorti