BARBARA DI CESARE
Cronaca

Picchi: "Impianti per i pannoloni?. Falliti ovunque"

"Sull’impianto per il riciclo dei pannolini che vogliono sul territorio di Capannori al confine con Porcari qualche cosa non torna"....

"Sull’impianto per il riciclo dei pannolini che vogliono sul territorio di Capannori al confine con Porcari qualche cosa non torna"....

"Sull’impianto per il riciclo dei pannolini che vogliono sul territorio di Capannori al confine con Porcari qualche cosa non torna"....

"Sull’impianto per il riciclo dei pannolini che vogliono sul territorio di Capannori al confine con Porcari qualche cosa non torna". Torna alla carica Liano Picchi (foto), del coordinamento delle associazioni ambientali della Piana e sottolinea come: "Ci hanno raccontato che a Treviso c’era un’azienda che per prima al mondo aveva progettato una tecnologia in grado di recuperare pannoloni ed assorbenti sporchi. Una delegazione con connotazione più politica che tecnica lo aveva visionato, peccato che poco dopo la visita, la proprietà stessa ha deciso, di smantellarlo, vuoi per l’insostenibilità dei costi di produzione, che per l’impossibilità di ricollocare sul mercato le scarse materie prime recuperate". Picchi fa sapere inoltre che il fallimento dell’esperimento realizzato a Treviso, era già la seconda esperienza fallimentare. "Abbiamo scoperto che un altro tentativo simile era fallito alcuni anni prima in Inghilterra – sostiene il coordinamento delle associazioni –. La Knowaste, multinazionale Canadese del settore vi aveva infatti installato, un impianto per il recupero di 36 mila tonnellate annue di pannoloni ed assorbenti. Sembra che dovesse essere il primo di 5 impianti che sarebbero sorti nel Regno Unito, che avrebbero recuperato e riavviato alla produzione il 97% del materiale evitando così il rilascio in atmosfera di ben 110.000 t. annue di gas serra, e che non ci sarebbe stato nessun dato negativo sull’ambiente. Dopo appena venti mesi l’impianto è stato smantellato a causa delle ingenti perdite economiche e dei cattivi odori". A seguito di questa negativa esperienza, secondo Picchi, tutte le altre aziende progettate non hanno avuto il consenso a partire, compresa quella prevista nei dintorni di Londra.