"Dalla provincia di Lucca, con il suo importante tessuto produttivo, deve partire la richiesta al nostro governo nazionale, che sono convinto sul tema è ricettivo, per una maggiore autonomia energetica...".
L’ha dichiarato il parlamentare europeo di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, ieri in città dove ha incontrato anche il sindaco Mario Pardini per la prima volta dopo la sua elezione nella quale la provincia di Lucca ha giocato un ruolo determinante con le sue 2300 preferenze. Torselli, accompagnato dal presidente provinciale Riccardo Giannoni e dal capogruppo regionale Vittorio Fantozzi, e alla presenza di numerosi esponenti del suo partito, ha fatto il punto nella sede di viale Cavour sui rapporti tra Lucca e l’Europa. "Lucca è stata fondamentale nella mia elezione – ha ricordato – e la scelta di partecipare ai lavori delle commissioni parlamentari che riguardano il mondo della produzione è destinata a rafforzare il mio legame con questo territorio. Sono l’unico parlamentare toscano a fare parte di quelle commissioni e stiamo parlando di commissioni dove vengono prese decisioni importanti per il mondo della produzione lucchese, a partire dal comparto cartario che è uno di quelli che peraltro ha investito di più sulla transizione ecologica e che riesce meglio a interloquire con l’Europa".
Torselli non ha mancato di sottolineare le difficoltà in cui si muovono le nostre imprese, a partire dai diversi costi energetici a cui sono sottoposte. "Le nostre aziende – ha spiegato – pagano 300 euro un megawattora, quelle spagnole 150 e quelle francesi 230. Non si tratta tanto del nucleare, che riguarda la Francia, ma anche delle rinnovabili. Eppure i governi che si sono susseguiti per lungo tempo erano contro il nucleare ma si professavano per le rinnovabili: sono state fatte tante chiacchiere e si deve recuperare il tempo perduto".
Infine Torselli ha ricordato che a Bruxelles è stato dato vita a un tavolo di confronto tra i parlamentari italiani di tutti i gruppi e i grandi fornitori energetici per monitorare le soluzioni. Ma serve anche un raccordo con il territorio. "Serve interfacciarsi con il territorio – ha concluso – e serve che gli sportelli dell’Europa a Lucca, uno a Palazzo Ducale, l’altro a Viareggio, rimangano aperti per un maggior numero di ore alla settimana: ora lo sono per quattro ore e per di più quello di Palazzo Ducale è in pieno centro: vi immaginate quante aziende si rivolgono per un aiuto?".
Fabrizio Vincenti