Lucca, 30 giugno 2015 - Le polveri sottili (PM10) continuano a rappresentare la prima emergenza ambientale nella Pianura di Lucca. Dall’inizio dell’anno si sono registrate già 23 giornate con il superamento del valore limite di 50 microgrammi per metro cubo, una soglia che non dovrebbe essere superata più di 35 giorni in un anno solare. L’annuario Arpat 2015, disponibile da alcuni giorni, fotografa il triste primato lucchese. Presso la centralina Arpat di Capannori si sono registrati ben 60 superamenti nel 2014, a fronte dei 30 del 2013, dei 36 del 2012, dei 57 del 2011 e dei 38 del 2010. Anche la media annuale delle polveri sottili ci trova, purtroppo, al primo posto in Toscana con 29 microgrammi per metro cubo, un valore che nel 2014 abbiamo condiviso soltanto con la centralina di Firenze viale Gramsci. Al secondo posto per numero di superamenti in Toscana si trova la centralina di piazzetta San Micheletto nel centro storico cittadino. 34 le volte in cui si è superata la media nel corso del 2014, a fronte delle 41 volte del 2013, delle 54 del 2012, delle 65 del 2011 e delle 48 del 2010. La media annuale nella postazione di San Micheletto è stata di 28 mocrogrammi per metro cubo. Il commento della relazione Arpat è estremamente sintetico: «Per il 2014 il valore limite di 35 superamenti annuali della media giornaliera di 50 microgrammi per metro cubo è stato rispettato in tutte le stazioni di rete regionale con la sola eccezione della stazione urbana di fondo di Capannori, presso la quale sono stati registrati 60 superamenti». «Il problema polveri sottili – ha commentato l’assessore comunale all’ambiente, Francesco Raspini – viene seguito con attenzione. Abbiamo affidato alla Scuola S.Anna di Pisa uno studio per arrivare a una soluzione d’area ed entro fine anno ci aspettiamo la proposta per un nuovo piano d’azione per il clima. La nostra città e la Piana non sono le zone più inquinate della Toscana, è vero invece che l’orografia non favorisce la dispersione delle polveri sottili. Il 2014, anno molto piovoso, ha dimostrato che non è sufficiente la pioggia per abbattere questo inquinamento. Servirebbe il vento, dunque avere dei varchi nei rilievi che circondano la nostra pianura». Nel frattempo il Comune rilancia l’azione di favorire l’uso di veicoli elettrici anche attraverso la gratuità delle aree di sosta e l’abbattimento (50 euro l’anno di abbonamento) per i veicoli ibridi. «Il Comune – ha aggiunto Raspini – deve puntare a soluzioni che possano premiare i comportamenti ecologici, al punto da essere visti come i più convenienti al momento della scelta di una nuova auto. Ciò all’interno di favorire tutti i processi che possono modificare il nostro stile di vita nel segno dell’attenzione all’ambiente».
CronacaPolveri sottili: certificato il triste primato. Preoccupanti i dati della relazione Arpat