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"Presa di posizione ridicola". Giannini risponde a Onesti dopo il forfait in consiglio

Il sindaco non ha atteso molto per replicare alle accuse mosse dal consigliere di opposizione, dopo che la minoranza ha lasciato l’ultima riunione in Comune.

Il primo cittadino di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini (foto Borghesi)

Il primo cittadino di Fabbriche di Vergemoli, Michele Giannini (foto Borghesi)

Dopo la comunicazione dell’abbandono del consiglio comunale di Fabbriche di Vergemoli del 28 novembre scorso da parte del gruppo di opposizione guidato da Pietro Onesti, non si fa attendere la risposta del sindaco Michele Giannini.

"Sono sorpreso nel leggere le pesanti accuse riservatemi dal consigliere Pietro Onesti che, se avesse letto il regolamento comunale da lui stesso citato, avrebbe scoperto che le interrogazioni possono essere effettuate verbalmente in consiglio solo dopo la trattazione di quelle presentate nei termini ordinari – spiega Giannini -. Se poi avesse tenuto conto delle più semplici norme di educazione, prerequisito minimo per una discussione costruttiva, avrebbe realizzato che le questioni sarebbero da porsi non solo nei tempi previsti dalle regole che ci siamo imposti, ma anche in maniera civile e senza interrompere chi in quel momento ha la parola".

"Sono felice che il consigliere Onesti si applichi con tanto ardore nel compito di rappresentare in Consiglio il suo elettorato e, proprio per questo, mi chiedo se abbandonare la seduta dopo letteralmente un minuto per un suo capriccio, sia effettivamente nell’interesse di chi ha riposto la propria fiducia in lui e nella sua squadra. Tale presa di posizione risulta ancor più ridicola se aggiunta alle lamentele su una presunta assenza di servizi sul territorio, quando l’abbandono del consiglio è stato attuato nel contesto di un voto sull’acquisto da parte del Comune di un immobile per la realizzazione di un rifugio a Fornovolasco, frazione attualmente sprovvista di questo tipo di struttura. Come si costruisce una democrazia sana se non si applicano le più basilari norme di civiltà? - si chiede ancora il Sindaco -. L’impressione è che troppo spesso si confondano democrazia e anarchia. Proprio in virtù di ciò, prima di ergersi a paladini della democrazia, sarebbe forse il caso di studiare e comprendere le norme che stanno alla base della stessa".

"Comprendo, però - conclude - , che le sceneggiate diano più visibilità del duro lavoro quotidiano. Se la minoranza vuole continuare a usare questo "palco" per raccogliere consensi, si accomodi, io continuerò ad impegnarmi affinché tutti siano rappresentati nel rispetto delle regole democratiche".

Fio.Co.