LUCCA
Elisabetta Abela è la protagonista di una piccola grande rivoluzione. La nota archeologa incarna infatti una svolta epocale: è lei la prima presidente del Rotary, e non è cosa da poco considerando che il Club lucchese ha aperto le porte alle “socie“ al femminile soltanto nel 2016. Prima di quella data per le donne il percorso era tutto in salita. L’archeologa Abela è in carica dal primo luglio scorso, e come è prassi, il passaggio della campana avviene nell’anno, quindi il primo luglio prossimo.
“Lo so già, fin da ora. Mi dispiacerà moltissimo lasciare. Sono stata catturata in un meraviglioso vortice di impegni complicati e entusiasmanti. Ci stiamo occupando di tante cose e con grande rigore, il plurale è cosa naturale e doverosa perchè tutto è frutto dello spirito di squadra“.
Ogni presidente Rotary imprime la sua traccia, qual è la sua?
“Il mio argomento è la cultura della sostenibilità. In questo ambito, non solo con il consiglio ma anche attraverso la partecipazione diretta di tutti i soci, abbiamo incasellato diversi incontri trattando anche i temi della sostenibilità sociale, ovvero l’insieme degli interventi che portano benessere anche all’interno delle grandi imprese“.
Benessere nelle grandi imprese, qualche esempio?
“Dalla questione di genere, alla giusta retribuzione. Temi concreti, che toccano sul vivo le corde della quotidianità. Si parla molto di sostenibilità ambientale ma quella sociale non può restare indietro“.
Qual è stato il primo incontro nelle vesti di presidente del Rotary Club Lucca?
“E’ stata la visita alla Rocca di Castelnuovo dove è allestitito il nuovo museo con installazioni teatrali, per mettere in luce i giovani che con grande merito lo gestiscono“.
Il prossimo passo?
“A breve affronteremo il problema della sostenibilità in ambito sanitario e ospedaliero, insieme al dottor Finucci. Anche in questo caso il tema è serio e rigoroso: i materiali da smaltire in ambito ospedaliero, come ridurli a vantaggio dell’ambiente. Avremo anche un incontro sul museo sostenibile, un concetto nuovo che può rappresentare la chiave di volta. Un percorso che faremo insieme al dottor Maurizio Vanni che è stato direttore del Museo di arte contemporanea“.
Com’è il rapporto del Club con le istituzioni?
“Dialettico e efficace. Tra aprile e maggio avremo un incontro sulla mobilità sostenibile con la partecipazione di istituzioni e manager del settore“.
Come è stata accolta la sua nomina?
“In modo molto positivo. Mi sono sentita sostenuta, incoraggiata. E decisamente accolta“.
Come vive questo incarico?
“Con totale spirito di servizio senza intenti auto celebrativi che lasciano il tempo che trovano“.
La prima donna presidente del Rotary è una svolta vera
“E’ chiaro che si tratta di club nati al maschile. Ma ormai è dal 2016 che è tutto cambiato, la questione non si pone più“.
Sotto la sua presidenza ricade anche una data importante. Il 16 marzo 2025 saranno i 90 anni del Club.
“Sì e ci stiamo preparando da tempo a celebrare questa importante ricorrenza per il Club ma anche per la città. E’ in programma il restauro di un importante opera d’accordo con la Soprintendenza di Lucca e Massa Carrara e con la Curia e il Museo nazionale di Villa Guinigi. Più avanti daremo informazioni dettagliate ma sarà il modo per restituire alla città un’opera molto significativa del Rinascimento lucchese in un bel momento di partecipazione“.
Un regalo alla città?
“Non sarà l’unico. In questa ottica del rapporto stretto tra Club e città verrà stampato il volume che ricostruire le tappe significative di questi 90 anni, come è cambiata la città e come è cambiato il Club, tutto ciò anche attraverso la testimonianza di diversi soci. Abbiamo dato vita anche al restyling del sito web del Rotary. Nell’archivio ha tutto ciò che è stato fatto e poi c’è il notiziario mensile, un’altra porta di accesso facile e immediata per la città al Club“.
In campo anche le iniziative solidali, giusto?
“Noi puntiamo sempre alla formazione, ovvero a dare gli strumenti per portare ai miglioramenti nella vita di tutti. Non beneficenza ma offrire gli strumenti per uno sviluppo autonomo, questa è la missione del Rotary“.
Un percorso che nel tempo vi ha portato a toccare tanti tasti sensibili
“Abbiamo dato vita a una giornata dedicata all’eradicazione della polio con un importante convegno medico e un contributo economico sostanziale per la ricerca. Inoltre sosteniamo da anni convintamente il progetto Slurp dedicato ai bambini della scuola materna. Tende alla diffusione dell’attività motoria come presupposto di benessere fisico e anche di formazione pedagogica. In più grazie al contributo del Comune con il progetto sostenuto dalle consorti abbiamo raccolto un contributo di rilievo che doneremo a breve per il sostegno da donne a donne per l’estetica oncologica, insieme all’Asl“.
Ci dimentichiamo qualcosa?
“Sicuramente. E’ un bellissimo vortice, come dicevo. Abbiamo anche invitato la giovane volontaria scrittrice lucchese Selene Pera che è stata in Congo e ha scritto un libro sulla sua esperienza, edito da Pacini Fazzi. Bello da leggere e utile: il ricavato va alla donazione di strumenti chirurgici al villaggio in Congo“.
Laura Sartini