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L'ex moglie di Cipollini: "Mi puntò la pistola alla testa durante una lite"

Lucca, il processo al campione di ciclismo: le accuse sono di minacce e maltrattamenti all'allora consorte

Mario Cipollini e l'ex moglie, Sabrina Landucci

Lucca, 9 ottobre 2019 - "Mi ha puntato la pistola alla testa durante una lite. Mi ha minacciato e la pistola era carica". Così Sabrina Landucci, ex moglie del campione di ciclismo Mario Cipollini, nella deposizione al processo contro l'atleta per presunti maltrattamenti e minacce contro la donna.

Oltre alla Landucci, ha deposto anche Silvio Giusti, ex calciatore e nuovo compagno della donna. La coppia è assistita dagli avvocati Susanna Campione e Letizia Lavoratti. L'episodio della pistola, che era regolarmente detenuta da Cipollini, è di prima del 2012, quando i due erano ancora sposati.

L'episodio avvenne nella casa dove i due vivevano a Monte San Quirico. Presente in aula anche l’avvocato di Mario Cipollini, Giuseppe Napoleone, che, a sua volta ha interrogato i testi. Il processo all'ex campione si è aperto il 28 giugno. Le indagini iniziarono dopo la denuncia dell'ex moglie. Il primo pm che si occupò del caso concluse l'inchiesta con una richiesta di archiviazione. Il procuratore capo Pietro Suchan affidò il fascicolo a un altro pm che lo integrò con un'altra denuncia e concluse con la richiesta di rinvio a giudizio per Cipollini.