Produzione industriale in calo. Ma il cartario resta stabile

Confindustria Toscana Nord evidenzia un -2.9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

Produzione industriale in calo. Ma il cartario resta stabile

Produzione industriale in calo. Ma il cartario resta stabile

Produzione industriale con il segno negativo per il terzo trimestre di quest’anno nell’area Lucca, Pistoia e Prato. Lo fa sapere il Centro studi di Confindustria Toscana nord che nel consueto report parla di un -2.9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Per i vertici degli industriali è un dato che non sorprende, "analogo al nazionale, anzi leggermente migliore di questo, considerato che nel 3° trimestre la produzione industriale italiana è diminuita del -4,1% rispetto allo stesso trimestre del 2023".

Per il dato medio delle province interessate, Confindustria fa sapere che dipende da andamenti articolati a livello settoriale e territoriale: "Frena il tessile, cui ha fatto da contrappeso parziale la tenuta della carta-cartotecnica e le buone prestazioni della meccanica pistoiese".

Va meglio la carta, e allora vediamo i dati che riguardano la provincia di Lucca.

"Nel terzo trimestre 2023 – spiega il vicepresidente di Confindustria Toscana Nord Tiziano Pieretti – la produzione industriale è diminuita rispetto allo stesso periodo del 2022, registrando un -1,8%, rimanendo stabile a quota +0,5%, con il trimestre precedente".

Il cartario conferma segnali di stabilizzazione: "Con -0,3% rispetto allo stesso trimestre del 2022 e +0,2%, in termini destagionalizzati; rispetto al trimestre precedente, si tratta di una prestazione molto buona, in un contesto nazionale in cui il settore nell’ultimo anno ha subito un crollo, e anche nel 3° trimestre 2023 ha segnato -15,3% sullo stesso periodo 2022". Vediamo gli altri settori.

Ancora Pieretti: "Prosegue la crescita della nautica, che nel 3° trimestre 2023 aumenta di +2,7% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre l’elettromeccanico (macchine per cartiere, ndr), la produzione del periodo luglio-settembre 2023 è diminuita di un punto sul 3° trimestre 2022, ma migliorata di altrettanto rispetto al 2° trimestre 2023: in sostanza – precisa – è un andamento regolare per un settore che a Lucca ha performance migliori rispetto al complesso dell’elettromeccanica nazionale".

Prestazione in calo per metallo e metallurgia, "che dopo un 2021 molto buono e un 2022 discreto, segnano con -10,7% la terza flessione tendenziale consecutiva; segno negativo lieve, -1,4% per chimica, plastica e farmaceutica e più consistente, a quota -6,6%, per il lapideo".

Moda, calzaturiero e abbigliamento tessile, sottolinea Pieretti, "faticano a riagganciare i livelli produttivi pre-Covid, fissando l’asticella della produzione a quota -0,8% rispetto al 3° trimestre 2022; negativo l’alimentare, ma il -4,3% del 3° trimestre 2023 è comunque un dato migliorativo rispetto a quanto avvenuto nel 2° trimestre 2023". Da dire, infine, "che quasi tutti i settori lucchesi formulano previsioni positive, in grado diverso da discrete a ottime, per gli ordinativi".

Pieretti conclude affermando che "determinanti per il futuro saranno i fattori di contesto: occorre che i segnali di arretramento dell’inflazione siano accompagnati da miglioramenti sul fronte del credito, fondamentale per favorire gli investimenti delle imprese in decarbonizzazione, innovazione, digitalizzazione".

Maurizio Guccione