Pronto taxi, ci sei?. Albergatori disperati “Non si trovano mai, i clienti restano a piedi“

Un coro unanime: “Evidentemente per l’estate 30 licenze non bastano“. Il tilt soprattutto per i maxi eventi ma anche per le piccole tratte della stazione.

Pronto taxi, ci sei?. Albergatori disperati “Non si trovano mai, i clienti restano a piedi“

Pronto taxi, ci sei?. Albergatori disperati “Non si trovano mai, i clienti restano a piedi“

La colpa morì fanciulla, si dice. Ma il problema c’è eccome, come testimonia il 100% degli albergatori che abbiamo interpellato. “E’ sempre più difficile trovare disponibilità di taxi, soprattutto in alcuni particolari orari di rientro, anche dalle ville storiche dove si svolgono eventi e matrimoni – come dice in modo perentorio il referente dell’Hotel Palazzo Alexander Lucca, in via Santa Giustina – Sono viaggi della speranza anche le partenze verso la stazione o l’aeroporto di Pisa, con il rischio, sfiorato più volte, di perdere il volo. Non parliamo poi quando ci sono concerti o altri eventi. Il problema non è solo della nostra città, ma è un fatto oggettivo che esiste e che quest’anno si avverte di più. C’è da capire anche loro, i tassisti, ma una soluzione a reciproco vantaggio va trovata“. Altro albergo stessa situazione.

“Non succede di rado che i clienti, anche con valigie al seguito piuttosto pesanti, alla fine si rassegnino a raggiungere la stazione a piedi – dice Iacopo Barbieri dell’Hotel La Luna di via Fillungo – Il problema si comincia a porre dopo le 9.30 di mattina. Quando ci chiedono un taxi sappiamo già cosa ci aspetta: lunghe attese al telefono, spesso per non cogliere il risultato. Bisogna anche sapersi mettere nei panni degli altri, siamo tutti a lavorare. Ma l’organizzazione deve essere più adeguata, su questo penso che possiamo essere d’accordo tutti. Il problema quest’anno si è posto particolarmente da febbraio in poi“.

Al Celide la “musica“ non cambia. “Le difficoltà ci sono eccome, anche se so che le hanno anche altre città – dice Sonia della reception – Tempo fa due signore americane si vollero dedicare una serata da passare a Montecarlo e dopo non riuscivano più a rientrare. Non sapevamo più come fare. Poi non si comprende bene come mai ci siano due numeri da poter chiamare. C’è il solito 0583 1745 e poi anche il 0583 1646464, che non so se per nostra fortuna riusciamo a contattare più facilmente“.

Il rimedio, per chi non è troppo lontano dalla meta, è quello di andare a piedi trascinando i trolley. Spesso è l’albergatore stesso che si presta. Prende la sua auto e provvede a accompagnare i clienti sperando almeno di ottenere come ricompensa la fidelizzazione o una pubblicità non negativa per la città. “Il problema è anche che Lucca deve sopperire alla Piana dove non ci sono licenze di taxi, nemmeno Capannori ne ha – dice Roberto Calabrò di “Casa Paolina“ –. E 30 licenze per una città così piena di turisti come Lucca sono davvero troppo poco“. Calabrò si è “divertito“ a ricostruire una curiosa saga delle piccole grandi disavventure quotidiane con i taxi. Prima puntata il 17 maggio:

“Stamani 34 minuti di attesa per un taxi, con 9 tentativi senza successo, con evento Tagetik in corso“. Seconda puntata il 29 maggio: “Taxi chiamato piazza Napoleone, questa volta attesa media 8 minuti, arriva e sul tassametro ha già 9.66 euro. Alla mia domanda al tassista circa la cifra di partenza, la risposta è stata precisa : il Comune fissa alcuni importi 7.50 + 1.50 + centesimi come diritto di chiamata e mi dice che dopo le 24 di notte è 20 euro. Usciamo fuori porta zona S.Anna ritiriamo oggetto ingombrante e rientriamo: tariffa 16.60 euro“.

La puntata n.3 del servizio taxi è del 10 giugno: “Oggi dopo Ed Sheeran e 40mila persone vi lascio immaginare. Siamo oltre 30 minuti di ricerca condivisi con altri colleghi. Un disastro“. La puntata n.4 arriva a strettissimo giro, il 16 giugno: “Trenta minuti per cercare 2 taxi per 9 ospiti con valigie e la Signora Carmen del call center conferma che non ci sono taxi che rispondono alle chiamate. Ospiti delusi e io rammaricato. Continuiamo cosi a trattare i turisti“. Puntata 5, e c’è da scommetterci che non sarà l’ultima, il 19 giugno: “Famiglia americana di Boston con il Nonno con arto inferiore artificiale, 5 persone, innumerevoli chiamate per un taxi, si sono dovuti avviare a piedi“.

Laura Sartini