FABRIZIO VINCENTI
Cronaca

Proroga di Geal al 2027. La sinistra contro l’accordo

Eugenio Baronti, responsabile ambiente di Sinistra Italiana in Toscana, parla di "Un voto bipartisan inconcepibile, una azione sciagurata di autolesionismo" .

Una ragazza beve un bicchiere di acqua (foto archivio)

Una ragazza beve un bicchiere di acqua (foto archivio)

"Un voto bipartisan inconcepibile, una azione sciagurata di autolesionismo": ecco come Eugenio Baronti, responsabile Ambiente di Sinistra Italiana in Regione Toscana, definisce la scelta del Pd di votare in commissione la proposta di legge della Lega che proroga di due anni la scadenza della gestione del servizio idrico di Lucca a Geal, che è in scadenza a dicembre di quest’anno.

"Posso capire la grande soddisfazione, soprattutto dei soci privati di Geal, che si vedono allungare di due anni profitti certi e sicuri – scrive Baronti – arrivo perfino a capire la smodata soddisfazione del consigliere leghista Baldini che ripropone con fervore il vecchio cavallo di battaglia populista dei settori più conservatori lucchesi affermando che: ‘la proroga riafferma l’autonomia lucchese del servizio di gestione dell’acqua lucchese‘. Un’affermazione che più che strumentale è semplicemente ridicola, vi immaginate voi se ogni Comune su cui scorre un fiume, in cui si trova un lago, un bacino, una falda acquifera, o delle sorgenti, affermasse la stessa cosa: l’acqua è mia e la gestisco io! Questo voto ci dice l’arretratezza culturale che ancora persiste in certi amministratori e l’enorme dissonanza tra quello che si dice e quello che di concreto si fa. Quello che non riesco proprio a capire, è la soddisfazione della consigliera regionale Pd Valentina Mercanti che straparla, contro ogni evidenza, che questa proroga migliorerà la qualità e l’efficienza del servizio idrico, non solo, raggiunge il culmine del delirio politico, quando arriva a dire che questa proroga costringerà Geal a fare oggi, quello che non ha fatto fino ad ora, cioè gli investimenti".

Secondo Baronti, al pari dei sindacati, la proroga lascerebbe per altri due anni nel limbo il destino di Geal con una ulteriore riduzione degli investimenti. "La soluzione c’era ed era a portata di mano – aggiunge – avrebbero potuto ottenere, in questo passaggio, la riunificazione completa della Piana, oggi divisa in due, in un’unica Conferenza quella della Toscana nord CT1, in questo modo si sarebbe data maggiore forza a GAIA unico gestore interamente pubblico della Toscana, cogliendo un obiettivo strategico voluto con forza dalla stragrande maggioranza degli elettori italiani nel referendum tradito del 2011".