Dove inizia la Salute del futuro. Sarà incentrato su un modo innovativo di concepire la cura, la prevenzione e la Sanità stessa il convegno che si terrà domani 27 ottobre nella Chiesa di San Francesco a partire dalle ore 9.30.
La giornata di approfondimento, dal titolo “Prossimità delle cure: una sfida di sostenibilità ambientale, sociale ed economica”, nasce nell’ambito di Proximity Care, il progetto promosso e finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e realizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con la collaborazione di Fondazione Monasterio, Asl Toscana Nord Ovest, Regione Toscana, ISPRO e dei 23 comuni delle aree interessate, per proporre e sperimentare un nuovo modello di approccio sociosanitario per le aree interne della provincia, in particolare Valle del Serchio e Alta Versilia.
Dopo un’introduzione del presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, Marcello Bertocchini, il progetto verrà illustrato dallo staff di ricerca, coordinato da Sabina Nuti, Rettrice della Scuola Sant’Anna e approfondito in una tavola rotonda dal titolo “Stare bene qui”, coordinata da Luca Gori (Scuola Sant’Anna) e composta da Matteo Biffoni, Presidente ANCI Toscana, Gennaro Volpe, Presidente CARD (Confederazione Associazioni Regionali di Distretto), Giovanni Migliore, Presidente FIASO (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), Gianluca Mengozzi, Portavoce Forum Terzo Settore Toscana e Alessio Gramolati, Segretario regionale SPI- CGIL Toscana. Le conclusioni saranno affidate all’Assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini.
Nel pomeriggio, a partire dalle 14.30, full immersion nella concreta sperimentazione delle numerose linee di progetto di Proximity Care, che proprio in questi giorni, ha visto partire con successo l’esperienza del camper itinerante per gli screening oncologici nella Valle del Serchio.
Un momento di primo bilancio, ma soprattutto un’occasione di confronto per l’intera comunità, non solo scientifica ma soprattutto civile, che ha in questo momento la grande occasione di contribuire ad un cambiamento di paradigma per la Sanità e l’assistenza nelle aree geograficamente più penalizzate, non solo della provincia di Lucca, ma di tutto il Paese. Non è un caso, infatti, che Proximity care stia già diventando una formula in grado di catturare le attenzioni di altre zone che presentano i medesimi problemi di servizi e spopolamento.
Del resto questo era l’intento: trovare soluzioni concrete per il territorio e contemporaneamente dar vita ad un modello replicabile e funzionale.
La strada insomma è tracciata, è ancora da percorrere e ricca di sfide, ma ormai è decisamente intrapresa con le migliori premesse.