REDAZIONE LUCCA

Protesta contro l'accorpamento delle scuole Don Lazzeri-Stagi e Marconi a Lucca

Studenti, insegnanti e genitori manifestano contro l'accorpamento scolastico deciso dalla Provincia di Lucca.

Accorpamento Lazzeri-Stagi. La Provincia approva il piano. Ma c’è ancora una speranza

Studenti, insegnanti e genitori manifestano contro l'accorpamento scolastico deciso dalla Provincia di Lucca.

Si sono radunati in tantissimi sotto la sede della Provincia, nella giornata di ieri, per dire no all’accorpamento dell’Istituto superiore Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta con l’istituto superiore Marconi di Viareggio. Ragazzi, insegnanti, genitori e sigle sindacali, armati di striscioni e fischietti, per gridare la loro rabbia contro una decisione ritenuta ingiusta. Una lotta che, al momento non li vede uscire vincitori, ma che potrebbe essere stata significativa per i due istituti.

Il consiglio provinciale di Lucca, ieri, nel corso dell’ultima seduta ha approvato il Piano provinciale di programmazione dell’offerta formativa e del dimensionamento scolastico per l’anno scolastico 2025/2026. Questo comporterebbe, appunto, l’accorpamento, anche se c’è un ma. E’ stata infatti approvata una mozione presentata dal consigliere di maggioranza Federico Gilardetti che, in sostanza, recependo anche le istanze del documento dei lavoratori dell’istituto scolastico, chiede alla Regione Toscana, attraverso il presidente della Provincia Pierucci, il rinvio di un anno della decisione relativa all’accorpamento del Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta per il quale, tra l’altro, la Provincia realizzerà il nuovo polo scolastico scolastico da 20 milioni di euro coi fondi Pnrr. La palla quindi adesso passa alla Regione. Non è tutto nero, quindi, con l’anno prossimo che potrebbe essere decisivo. Intanto, tutti i presenti hanno voluto far sentire la propria voce.

"Ennesima iniziativa contro gli accorpamenti, che ne vede altri due nella Provincia di Lucca - dice Antonio Mercuri, segretario Flc Cgil -. Siamo qui per difendere lo Stagi, che al momento è indirizzato verso il Marconi. Questa cosa creerebbe un mostro di istituto. Più di 1300 alunni, 92 studenti di sostegno. Siamo qui per dire no agli accorpamenti. Dobbiamo dare la possibilità ancora di un anno, per vedere se i numeri cambiano e si arriva ai 600 alunni. Al momento ne mancherebbero 20. Non siamo d’accordo con l’accorpamento a prescindere".

"Siamo qui per protestare contro l’accorpamento - aggiunge la studentessa dello Stagi Elise Gelli Tobelli -. Vogliamo restare autonomi, sarebbe un problema enorme, perderemmo posti di lavoro, il nostro preside. Non è giusto per noi, siamo studenti e non numeri, e non possiamo basare tutto sul 5% che manca".

"Siamo qui a protestare contro questa decisione per noi assolutamente inaccettabile - spiega il professore di sostegno Jonathan Pieri -. Purtroppo è solo una questione di numeri, manca una quota di iscritti simile al 5%. Il problema è che si rischia di perdere tantissimi posti di lavoro, specialmente per gli assistenti scolastici. Stiamo parlando di circa una decina di posti di lavoro. La cosa più brutta, poi, è che stiamo parlando di una scuola in crescita, con un plesso scolastico in rifacimento e un nuovo dirigente scolastico eletto poche settimane fa. Mi pare una follia".

"E’ scandaloso che si risparmi sulla scuola - aggiunge Michele Verona, genitore -. Sono, tra l’altro, risparmi molto piccoli. Non ha proprio senso dal punto di vista organizzativo o didattico. La scuola ne perde in efficienza, ci troveremo alunni e cittadini meno formati".