REDAZIONE LUCCA

Quando c’erano i “paninari“ e le “sfitinzie“

“Mamma, alla mia età eri una sfitinzia, babbo, sei stato un paninaro?” Con non poco stupore

abbiamo scoperto che anche quando i nostri genitori erano giovani circolavano particolari mode e stili di vita. Per essere “sfitinzie” e “paninari” doc degli anni ‘80, ad esempio, era d’obbligo un abbigliamento firmato: piumino “Moncler” dai colori vivaci, felpe “Best Company”, calzettoni a quadri “Burlington”, rigorosamente in vista sotto i jeans dai voluminosi risvolti alle caviglie e stretti dalle cinture di cuoio “El Charro”; i ragazzi calzavano gli immancabili scarponcini “Timberland” e per le ragazze era un must portare la borsa Naj-Oleari dalle delicate fantasie. Questo stile era nato proprio in quegli anni a Milano ed il termine “paninaro” deriva da “panino”, cioè l’hamburger dei fast food, che si stavano diffondendo nel nostro Paese come luoghi di aggregazione giovanili. La musica di moda era quella delle band pop, come i “Duran Duran“ e gli “Spandau Ballet“, da ascoltare con il “walkman”, il lettore di musicassette in voga negli anni ’80. Ci viene da sorridere al pensiero che i nostri genitori si vestissero in maniera così singolare e bizzarra, ma chissà se in futuro i nostri figli non penseranno lo stesso degli stili di oggi.