Quella volta al Lucca Film Festival: "Per 90 anni musa ispiratrice di se stessa e degli altri"

Ospite nel 2020 della rassegna lucchese, la grande attrice è scomparsa ieri all’età di 90 anni. A tratteggiarne un suo personale ricordo oggi è il presidente della kermesse, Nicola Borrelli.

Quella volta al Lucca Film Festival: "Per 90 anni musa ispiratrice di se stessa e degli altri"

Quella volta al Lucca Film Festival: "Per 90 anni musa ispiratrice di se stessa e degli altri"

Segue dalla Prima

Esprimeva modernità e movimento, ma senza vocazione futurista alla distruzione del prima. Questa forza dinamica, che le era propria, si manifesta nelle interviste, nei film, negli estratti che la riguardano. Chi si relazionava con lei era posto nella condizione problematica di dover ridisegnare i paradigmi consueti di lettura dell’altro e superare i cliché.

Sandra Milo era un’icona di bellezza, di fascino e di sensualità, ma era anche, e al medesimo tempo, tutt’altro che un’"icona". Negli studi sull’audiovisivo si definisce icona la figura o il personaggio emblematici di un’epoca, di un genere, di un ambiente. Su Treccani, per spiegare il significato del termine è utilizzato questo esempio: “Marylin Monroe è l’icona della femminilità”. In questo senso, Sandra Milo è stata, piuttosto, il contrario dell’icona – il contrario di un’immagine tipizzata idonea a veicolare un unico messaggio. Attraverso l’immagine cinematografica, Sandra ha dato forma e voce alle sue molteplici identità.

Attraverso la sua immagine, il personaggio è divenuto persona, così come la persona di Sandra ha preso forma nel personaggio. Neppure le si adatta la malinconia stereotipica di una diva come Marilyn Monroe: Sandra Milo non è mai stata oggetto plasmato e passivo dell’industria, né soltanto musa ispiratrice. Carla, Lolita, Olga… sono diventate più sue di quanto appartenessero a Fellini, Pietrangeli, Rossellini. A differenza di Marilyn, Sandra Milo – “mai malinconica”, come ha scritto qualcuno – ha preso possesso della sua femminilità, senza limitarsi a rappresentarne un canone.

Così facendo, ha dato umanità e concretezza a personaggi femminili talvolta nati per e con lei (si ricordi, in Giulietta degli spiriti, l’amante che insegna alla sposa ciò che la sposa già sa), aiutando al tempo stesso i grandi registi del nostro cinema a definire categorie fatte di virgole ed incisi: la sagacia è possibile nella sensualità, così come l’ironia è la parte migliore e più autentica dell’erotismo. Indipendente e temeraria prima del nostro tempo facile, Sandra Milo è rimasta per novant’anni musa ispiratrice di se stessa e degli altri. Mai tragica, sempre arguta come una commedia greca.

* Nicola Borrelli

Presidente

Lucca Film Festival