Quell'Araba Fenice che parla di rinascita a Lucca: il femminicidio di Vania Vannucchi

In memoria di Vania Vannucchi, una saracinesca dipinta a Lucca ricorda la tragedia del femminicidio. Un messaggio forte contro la violenza e il femminicidio, sostenuto dall'amministrazione comunale e realizzato da studentesse del Liceo Artistico Passaglia.

Uno dei casi più sconvolgenti di volenza sulle donne verificatisi in Lucchesia è senza dubbio il femminicidio di Vania Vannucchi, l’operatrice socio sanitaria di 46 anni barbaramente uccisa il 2 agosto 2016 dall’uomo con cui non intendeva più avere una relazione. Tra poco saranno passati sette anni da quella triste e fatidica data. Lui, Pasquale Russo, coetaneo, sta scontando in carcere una condanna a 30 anni diventata definitiva. I familiari e gli amici di Vania invece scontano ogni giorno la pena di un’assenza, di quel terribile vuoto lasciato improvvisamente nei loro cuori.

Ma non si sono rassegnati solo al dolore. I familiari hanno aderito a campagne contro la violenza sulle donne e ad iniziative per sensibilizzare le coscienze. Ecco così che nelle scorse settimane in via San Paolino è comparsa una saracinesca che parla di rinascita, forza e resilienza: un’opera forte, sotto gli occhi di tutti, che ricorda appunto Vania Vannucchi, rappresentata tra le ali dell’Araba Fenice, simbolo di immortalità. Il disegno, dipinto sulla saracinesca dello storico Tessuti Casini, è stato realizzato da studentesse del Liceo Artistico Passaglia ed è parte integrante del più ampio progetto “Le donne di Puccini – Sentinelle di Lucca”, ideato dall’associazione Club La Bohème e sostenuto dall’amministrazione comunale. Una tredicesima saracinesca che ha un messaggio profondo, un manifesto colorato e forte che lotta contro la violenza e il femminicidio.