"Questa? Non sarà l’ultima mostra". Lucchesi, cent’anni e non sentirli

L’artigiano e artista ha appena concluso una personale. Se il suo non è un record, poco ci manca

"Questa? Non sarà l’ultima mostra". Lucchesi, cent’anni e non sentirli

Lo scultore Carlo Pietro Lucchesi insieme a Tommaso Teora

"Mi sento ancora in piena forma e non crediate che questa sia stata l’ultima mostra". Parola di Carlo Pietro Lucchesi, Pierino per familiari e amici – artigiano-artista e scultore del legno e della pietra –, al termine della sua ultima personale. E se non è un record il suo, poco ci manca: a 100 anni (compiuti il 22 settembre) non solo ha allestito un’esposizione che si è chiusa pochi giorni fa, ma pensa già al prossimo allestimento dimostrando la sua grande vivacità.

"Sono felice di aver potuto allestire una mostra in Garfagnana grazie all’amico Tommaso Teora e a mia figlia Giovanna che mi hanno fatto veramente una sorpresa, organizzando il tutto alle mie spalle - aggiunge - . E’ stato veramente per me un bel regalo poter far vedere le mie opere ai compaesani garfagnini, dopo quella di qualche anno fa a Firenze. Ora mi sono messo già a lavoro per produrre altre sculture in vista della prossima estate, quando, con l’organizzazione del Comune di Castiglione e il coordinamento del presidente del Consiglio comunale Roberto Tamagnini, faremo una nuova esposizione nel mio paese, da cui sono partito tanti anni fa per motivi di lavoro, ma dove ho mantenuto sempre il legame con la casa dove sono nato e dove ho continuato a mantenere la residenza. Mi sento castiglionese doc anche se le vicissitudini della vita mi hanno portato spesso lontano. Ringrazio tutti per l’affetto ricevuto, per la considerazione e chi ha voluto acquistare i miei lavori".

La sala Suffredini, davanti alla Rocca Ariostesca, ha ospitato per una decina di giorni la mostra "La memoria e il sogno" delle opere in pietra e in legno. Una settantina di opere esposte con volti antichi intagliati nella pietra e nel legno con maestria. Ogni statuetta, un aneddoto. Ogni nome, un ricordo scolpito nella memoria. All’incontro con Lucchesi erano presenti i sindaci di Castelnuovo Andrea Tagliasacchi e di Marliana Federico Bruschi, il presidente del Consiglio di Castiglione Roberto Tamagnini, il coordinatore della mostra Tommaso Teora, i figli Giovanna, insegnante e preside e Marco maresciallo dei carabinieri, oggi in pensione, il nipote Sandro Gheri, altri parenti come Paolo Lenzi e tanta gente, sia di Castelnuovo che di Castiglione, tra cui la dottoressa Lucia Lorenzetti e l’avvocato Giovanni Battista Santini.

Lucchesi è nato a Castiglione, per poi andare ad abitare dopo il matrimonio con Giulia Gheri a Castelnuovo, dove aveva iniziato l’attività in proprio di falegname e nel contempo di campanaro del Duomo. Successivamente per motivi di lavoro si era trasferito a Firenze, poi a Scandicci, a Rignano sull’Arno e oggi, dopo la scomparsa della moglie, divide il suo tempo tra Casore del Monte nel comune di Marliana, in provincia di Pistoia dove abita il figlio Marco, Rignano sull’Arno dove risiede la figlia Giovanna e la casa natale di Castiglione.

Dino Magistrelli