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I carabinieri hanno arrestato il 36enne Agron Hasani (foto piccola) e ora cercano i quattro complici che hanno assaltato la villa di Giovanni Pieroni a Montecarlo
Lucca, 12 maggio 2017 - Caccia ai complici di Agron Hasani, il 36enne kosovaro di Cascina arrestato dai carabinieri di Lucca per la drammatica rapina nella villa di Giovanni Pieroni, messa a segno il 27 febbraio scorso da una banda di 5 persone. Il sostituto procuratore Salvatore Giannino ha disposto una serie di ulteriori accertamenti e sono scattate alcune perquisizioni, in particolare a Cascina e dintorni. La sensazione è che il cerchio degli inquirenti si stia stringendo sempre più e che qualche altro componente della gang possa essere individuato.
Intanto venerdì è previsto l’interrogatorio di garanzia di Agron Hasani, che sarà ascoltato in carcere dal gip Riccardo Nerucci, alla presenza del pm Giannino e del suo difensore, l’avvocato Nicola Giribaldi. A suo carico ci sono una serie di indizi pesanti che lo indicano come uno dei componenti di spicco della gang. Secondo i carabinieri del nucleo oeprativo, era lui che aveva in uso la Skoda incidentata e abbandonata quella sera a poche centinaia di metri dalla villa svaligiata. Usava quella vettura per andare ogni giorno in caserma a Cascina per l’obbligo di firma cui era sottoposto all’epoca. Nella vettura era stato anche rinvenuto uno scontrino per l’acquisto dei guanti usati nel raid: le telecamere del negozio avevano immortalato due giorni prima della rapina.
Hasani era stato condannato a Pisa un anno fa a 5 anni di reclusione per i drammatici fatti del gennaio 2008 prima nel campo nomadi di Coltano, poi a Marina di Pisa: una notte da far west con spari nel buio, colpi di mazza, accoltellamenti e feriti, per uno scontro tra kosovari e macedoni. Hasani, con una raffica di precedenti alle spalle, era stato poi arrestato nel luglio scorso a Vicenza per furto in abitazione, ma era andato solo ai domiciliari. Ma continuava a compiere raid.