Inizia il nostro ciclo di interviste con i tre candidati a sindaco in vista delle elezioni del 3-4 ottobre. Lorenzo Alessandrini si presenta con una lista sostenuta anche da Forza Italia e Italia Viva.
Perché ha accettato di candidarsi?
"Me lo hanno chiesto fino allo sfinimento per cambiare le cose a Seravezza. Ho resistito un anno, poi ho capitolato".
Quanto ha speso per la campagna elettorale?
"Poche centinaia di euro, ho un comitato fatto di tanti amici che si sono frugati in tasca insieme a me".
Qual è il politico che stima di più?
"Ce ne sono molti, non saprei scegliere".
Quello che stima di meno?
"Idem".
Per quali partiti ha votato?
"Uno di formazione democristiana può spostarsi un po’ a destra o a sinistra, senza mai allontanarsi troppo".
A quali partiti è stato iscritto?
"Un tempo la Dc, più recentemente Udc-Forza Italia".
Il primo atto amministrativo che farà se sarà eletto.
"Penso che nominerò gli assessori per ripartire subito".
Quanto tempo potrà dedicare alla gestione del Comune?
"Tutto il tempo che serve, prenderò l’aspettativa e farò domanda di pensione. In questo lavoro i problemi devono stare dietro a noi, non viceversa. Andrò 7 giorni su 7, idem gli assessori".
Può anticipare il nome di un suo assessore?
"Voglio riportare l’esperienza di Bernardi a Seravezza: non me ne vogliano gli amici pietrasantini, ma lo avevamo dato solo in prestito".
Cultura: progetti per l’area medicea?
"Prodotti di qualità, cultura locale, grandi mostre, raccordo con gli altri poli versiliesi. Sulla Fondazione Terre Medicee va deciso tra rilancio o chiusura: finora ha portato debiti da pagare e nessun ritorno".
Turismo: come risolvere l’annoso problema dei flussi estivi alla Desiata? Altre proposte per valorizzare l’entroterra?
"Assunzione di vigili estivi, parcheggio nelle cave della cappella e percorso guidato nella vecchia strada forestale fino alla Desiata, poi un ulteriore itinerario fino al Pozzo della Madonna. L’entroterra ha bisogno di strade adeguate, agevolazioni edilizie, capacità digitale".
Strutture ricettive pressoché assenti: che fare?
"Proporne la realizzazione a chi recupera aree dismesse nella piana. In collina puntare sulla piccola ricettività diffusa a contatto con la natura e i borghi".
Il futuro delle contrade di Querceta: sostiene ancora l’idea di un Palapalio?
"Nel 2001 lasciai progetto e soldi per farlo. I miei successori liquidarono i progettisti e usarono i soldi in quel capolavoro che è il sottopasso della Madonnina. I contradaioli mi conoscono, decidiamo insieme dove realizzarlo".
Programma per le scuole?
"La primaria di Seravezza deve riaprire, le altre recuperare l’utenza che l’ultima giunta ha fatto emigrare altrove. Approfittiamo del recovery fund, ci sono miliardi da spendere".
Lapideo, croce e delizia: come gestire attività estrattiva e rispetto dell’ambiente?
"L’estrazione è utile se i soldi rimangono qua. Se il depauperamento non è compensato da un ritorno economico qualcosa non va. L’ambiente è importante e e non può essere messo in pregiudizio da chi scava. La legge c’è, va rispettata. I passaggi dei camion vanno regolamentati. Tolleranza zero su polveri sottili e marmettola nel fiume".
Seravezza e Querceta, due anime distinte: un progetto ambizioso per riqualificarle?
"Seravezza trarrà vantaggi con il nuovo utilizzo di Palazzo Rossetti. Querceta è il centro direzionale e commerciale, decisivo il decollo dell’ex Olimpia".