REDAZIONE LUCCA

Recupero dei vestiti usati. La rete si allarga al volontariato

Sistema Ambiente coinvolte le associazioni territoriali e ampia la modalità di conferimenti degli scarti

Recupero dei vestiti usati. La rete si allarga al volontariato

Lavoro, sociale, decoro urbano: ecco i tre obiettivi del nuovo sistema di raccolta degli indumenti usati a Lucca che ha visto la sua prima fase a ottobre scorso, quando fu annunciata una modifica radicale del sistema di raccolta e recupero dei vestiti usati, e che ora chiude il cerchio dopo l’eliminazione dei cassonetti di colore giallo disseminati sul territorio.

A ripercorrere il piano di razionalizzazione del servizio ed illustrarne i dettagli erano presenti ieri mattina in conferenza stampa l’assessore all’ambiente Cristina Consani, il vice sindaco Giovanni Minniti, Sandra Bianchi e Caterina Susini, rispettivamente presidente e dirigente di Sistema Ambiente, oltre ai rappresentanti di numerose associazioni di volontariato presenti sul territorio.

Saranno proprio queste ultime, grazie a un accordo con il Comune e con Sistema Ambiente, a creare propri punti di raccolta, da sommare a quelli comunali già attivi nei Centri comunali. E il proprio assenso è stato fornito dall’Arciconfraternita della Misericordia rappresentanta in conferenza stampa da Giacomo Cipollini, dall’Associazione Ascolta La Mia Voce rappresentata da Annalisa Pace e Cooperativa Nanina, dalla Croce Rossa rappresentata da Sergio Lottini, dalla Croce Verde di Lucca rappresentata da Massimo Perna, dalla Croce Verde di Ponte a Moriano rappresentata da Anna Mennucci e dal Gruppo Volontario Vincenziano rappresentato da Annamaria Mazzanti.

L’accordo permetterà di ridurre il carico di rifiuti da smaltire, assicurando una nuova vita ai capi di abbigliamento recuperati e in buono stato, che vengono donati a chi si trova in difficoltà, ma anche di evitare, essendo i cassonetti ora ubicati in aree controllate, i tanti abbandoni indiscriminati.

A curare il servizio di ritiro sarà la Cooperativa sociale La Cometa rappresentata da Lino Mori e Camilla Giordani. La rivoluzione era partita appunto a ottobre, quando era scaduto il termine del contratto con la cooperativa individuata nel 2018 per la raccolta degli indumenti usati e in breve tempo sono stati rimossi i cassonetti presenti sul territorio comunale. Gli indumenti usati sono stati in questi mesi conferiti nei 5 punti di raccolta comunali e nella sede di Sistema Ambiente, ma ora diventano ben 12, con orari molto flessibili e in certi casi addirittura h24.

"A distanza di mesi possiamo confermare che le motivazioni che ci hanno portato a una tale rivoluzione si sono rivelate giuste, soprattutto per l’aspetto del decoro della città. Con la partecipazione di tante realtà associative di volontariato sul territorio possiamo dire di avere moltiplicato i punti di raccolta e dato ai cittadini la possibilità di conferire il materiale usato, che sia in buono stato, praticamente ovunque - confermano Consani, Minniti e Bianchi - una razionalizzazione necessaria, perché non era possibile continuare a vedere, oltre ai vestiti che in molti casi venivano sparsi intorno ai cassonetti, anche vere e proprie discariche di altri rifiuti che si formavano nel perimetro circostante, ma volevamo fortemente continuare a alimentare un servizio che per tante famiglie rappresenta un aiuto importante".

Fabrizio Vincenti