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Recupero farmaci Il progetto del territorio per il Banco Farmaceutico

Tante le farmacie della Valle che hanno aderito, buona risposta dei cittadini "Il territorio ha la precedenza, ambulatori i primi a ricevere i prodotti".

Recupero farmaci Il progetto del territorio per il Banco Farmaceutico

Dal mese di maggio è partito in Valle del Serchio, e con buoni frutti, il progetto "Recupero Farmaci Non Scaduti", una bella iniziativa che vede l’adesione di diverse farmacie della Valle, e che viene realizzata in collaborazione con il Banco Farmaceutico. Un progetto che ha lo scopo di recuperare i farmaci in confezioni integre non scadute che spesso si trovano nelle case inutilizzati e che altrimenti andrebbero buttati.. Per quanto riguarda la Valle del Serchio le farmacie aderenti sono la Farmacia Betti e la Farmacia Ecologica a Bagni di Lucca; la Farmacia Chiappa di Barga, la Farmacia Simonini di Barga e la Farmacia Mollica di Ponte all’Ania; la Farmacia Gaddi di Castelnuovo e la Farmacia Lupetti di Pieve Fosciana. Come ci spiega uno dei promotori del progetto per la Valle, Bernardo Bernardi, la raccolta sta andando molto bene e sono già state effettuate nelle farmacie aderenti tre giri di raccolta.

"Siamo ancora in una fase iniziale del progetto – spiega Bernardi – ma indubbiamente il successo dell’iniziativa dimostra che c’’era una necessità non espressa, o meglio che non trovava una soluzione: che fare dei farmaci inutilizzati, ancora validi ed integri, se non buttarli?". Ora la soluzione c’è: il progetto permette di recuperare le confezioni integre di farmaci che per un qualche motivo non utilizziamo più, le cui confezioni sono però integre e naturalmente che non siano scaduti. Si possono quindi consegnare ai farmacisti aderenti (e solo a loro dato che dovranno verificare l’idoneità dei prodotti) farmaci con almeno 8 mesi di validità, conservati nella loro confezione integra. Non si possono invece portare farmaci appartenenti alle tabelle delle sostanze psicotrope e stupefacenti, farmaci da conservare in frigo o farmaci dispensati solo dalle farmacie ospedaliere. I medicinali recuperati nelle farmacie aderenti, raccolti in apposito contenitore, sono destinati dal Banco Farmaceutico ad Enti caritatevoli ed assistenziali, i quali ne garantiscono il corretto utilizzo sia sul territorio provinciale che nei paesi più bisognosi.

"Il territorio – spiega ancora Bernardi - ha la precedenza e quindi le associazioni che si appoggiano ad ambulatori medici che possono distribuire farmaci sono le prime a beneficiare di questi farmaci da destinare ai bisognosi. Il tutto è possibile anche grazie ad una specifica catalogazione dei farmacia sia delle farmacie a cui l’ambulatorio è collegato, ma anche visionando la rete totale della raccolta sul territorio" Peraltro, come spiega sempre Bernardi, la raccolta è superiore alla domanda e per questo motivo è anche possibile destinare i farmaci in eccesso ai paesi esteri dove esistono particolari difficoltà, come l’Ucraina, ma non solo.