Prosegue la campagna del Partito Democratico di Lucca per chiedere il reintegro dei fondi per il contributo affitto a livello nazionale e a livello locale: “contributo affitto subito!”. Questo è il nome dell’iniziativa che prosegue con una petizione online pubblicata su Change.org - https://chng.it/z6488x6SKp - e con un calendario di appuntamenti per raccogliere le firme. Si parte domani, sabato, dalle 9 alle 12, al mercato don Baroni per poi proseguire martedì 10 dicembre, sempre 9-12, al mercato Ponte a Moriano.
Nel pomeriggio del 10, invece, sarà possibile firmare al circolo di piazza San Francesco, dalle 18 alle 20. Stesso luogo e stesso orario anche per giovedì 12. Sabato 14 di nuovo al mercato don Baroni (9-12); doppio appuntamento martedì 17: la mattina al mercato di Ponte a Moriano mentre il pomeriggio alla sede Pd di piazza San Francesco. Giovedì 19, dalle 18 alle 20, sempre in San Francesco, mentre sabato 21, dalle 9 alle 12 sarà di nuovo la volta del mercato don Baroni.
“Non ci fermiamo, quella per il contributo affitto è una battaglia giusta che interessa centinaia di cittadini – spiega in una nota il Pd – Persone che appartengono alla cosiddetta classe media, che lavorano regolarmente ma si trovano nella difficoltà di coprire tutte le spese mensili, nelle quali quella del canone di locazione occupa uno spazio importante. Non rendersi conto di questo vuol dire essere amministrati da chi vive distante dalla realtà: il Comune di Lucca ha deciso di azzerare il contributo affitto lasciando a piedi centinaia di cittadini“.
”Lo Stato – va avanti il Pd – nel 2022, per un comune di medie dimensioni come Lucca, stanziava 844mila, azzerati a partire dal 2023 lasciando quindi regioni e comuni nel farsi carico del problema. Nella manovra 2024 il Governo taglierà ulteriormente il trasferimento di risorse agli Enti Locali. Dal prossimo anno sarà ancora più complicato per i Comuni trovare i fondi da destinare al contributo affitti. Di fronte a tutto questo l’unica preoccupazione dell’amministrazione comunale è evitare di rispondere nel merito alle domande poste, preferendo invece portare avanti l’ennesima polemica”.