Ha trovato diverse punte di proiettili di calibro 30, per fucile, risalenti alla seconda guerra mondiale. La scoperta l’ha fatta Paolo Circelli, di Altopascio, nel bosco situato lungo la via Francigena nella frazione di Badia Pozzeveri, a breve distanza dal cimitero, dedicandosi all’attività cosiddetta di "metal detecting". "Stavo passeggiando con il metal detector, un particolare macchinario di tipo elettronico, mediante il quale chi lo utilizza, attraverso le onde radio, riesce a rilevare e a segnalare la presenza di un oggetto metallico nascosto. lo faccio spesso, è un mio passatempo – spiega Circelli, – ad un tratto si è azionato il sensore acustico che segnala la presenza di oggetti metallici. Se non ci sono il segnale si disperde, altrimenti, se vengono rilevati, il segnale rimbalza e ritorna indietro. Così ho rinvenuto la culatta di un proiettile, anche questo calibro 30 presumo, poi le punte degli altri e molte schegge e materiale però non buono, ormai rovinato anche dal tempo e dalle intemperie. La mia è solo una passione e ho fatto la segnalazione ai carabinieri di quanto ritrovato".
Questo è importante, per rispettare le normative. C’è inoltre da ricordare che, nello specifico, gli oggetti che hanno un valore di tipo storico, archeologico o artistico appartengono allo Stato, così come viene disciplinato all’interno dell’articolo 822 del Codice Civile. Il ritrovamento di Circelli conferma comunque l’intera Piana di Lucca ha avuto un ruolo strategico nel secondo conflitto bellico mondiale. Specialmente nel territorio di Capannori, soggetto a costanti bombardamenti dal novembre del 1943 e fino ai primi mesi del 1945. L’ultimo caso eclatante fu quello in cui una signora di Marlia, nel ristrutturare una vecchia casa ne trovò una a "grappolo" a forma di ananas.
Massimo Stefanini