REDAZIONE LUCCA

Residenze anziani, il dado è tratto “Garantiamo servizio e lavoro con proroga a Proges o con altri“

L’assessore Giovanni Minniti: “Confermiamo la vendita della Rsa di Monte San Quirico che non regge più. La scelta è il Campo di Marte. E’ una questione senza colore politico, ma le minoranze non lo capiscono“ .

L’assessore Giovanni Minniti: “Confermiamo la vendita della Rsa di Monte San Quirico che non regge più. La scelta è il Campo di Marte. E’ una questione senza colore politico, ma le minoranze non lo capiscono“ .

L’assessore Giovanni Minniti: “Confermiamo la vendita della Rsa di Monte San Quirico che non regge più. La scelta è il Campo di Marte. E’ una questione senza colore politico, ma le minoranze non lo capiscono“ .

Il dado è tratto, ma non è stato indolore. Il dibattito in consiglio comunale giovedì sera si è acceso e non poco sulla questione Rsa.

Assessore Giovanni Minniti a che punto siamo?

“Siamo a un punto di svolta. In consiglio abbiamo adottato una delibera di linee di indirizzo semplice, chiarissima per eliminare ogni tipo di equivoco. Individua due binari secondo cui procedere, uno a lungo e uno a breve periodo“.

Ci spieghi meglio

“C’è la questione Pia Casa che resterà residenza storica. Non è una struttura moderna ma con qualche intervento di miglioria, che sarà possibile senza chiudere la struttura, può seguire serenamente il proprio percorso. Indiremo un bando di concessione, con Proges se ci sta altrimenti con altro operatore per coprire gli investimenti necessari per rimodernarla“.

E poi c’è il nodo Monte San Quirico giusto?

“Qui il problema è più complesso anche perchè il concessionario, Proges, dal 2015 aveva incarico di eseguire lavori di ordinaria amministrazione, e questo non è successo. Dunque ci siamo trovati a accollarci noi come Comune, ad esempio, la spesa di 160mila euro per la caldaia, acquisto ovviamente indispensabile. In più, in questo caso competeva comunque a noi come tutta la straordinaria amministrazione, abbiamo provveduto al tetto. Ci pioveva. La Rsa di Monte San Quirico non regge più“.

Ma il 30 novembre i 140 lavoratori rischiano di andare a casa

“Per questo l’idea contenuta nella delibera è di prorogare la concessione, per il nuovo bando della Pia Casa ci vorranno 7-8 mesi, e poi invece di trovare un nuovo immobile per i 60 ospiti di Monte San Quirico e questo richiederà un anno e mezzo“.

Proges ha risposto?

“Stiamo continuando a parlarci. In ogni modo posso assicurare che il 30 di novembre i lavoratori timbreranno il cartellino così come il primo dicembre, e il servizio resta garantito. Con Proges o con altri“.

Altre soluzioni?

“La strada più facile c’era, dirottare lavoratori e ospiti nella nostra Rsa di Castelnuovo dove abbiamo 80 posti liberi, così come fece chi ci ha preceduto con Villa Santa Maria. Noi questo non lo vogliamo. Le quote sociali così come il servizio devono restare nel perimetro del capoluogo“.

Quindi la vendita di Monte San Quirico e poi l’acquisto al Campo di Marte?

“Campo di Marte è la nostra scelta prioritaria anche perchè quei padiglioni del vecchio ospedale hanno e devono mantenere la destinazione socio sanitaria. Abbiamo avviato già interlocuzioni con l’Asl e la Regione, per l’acquisto o una convenzione. Siamo disponibili a varie formule per risolvere il problema che ha come priorità assoluta il benessere degli anziani e la serenità dei lavoratori“.

E’ stato fatto un piano economico per Monte S. Quirico?

“Una perizia di questo tipo è molto costosa. Ho fatto qualcosa che ritengo più concreto, svariati incontri con gli operatori del settore per darla in gestione a chi ci potesse garantire anche un immobile adeguato. Nessuno l’ha voluta. Invece si sono fatti avanti già alcuni interessati all’acquisto“.

La proroga per Proges sarebbe alle stesse condizioni?

“Deve esserlo per legge. Cambieranno solo due clausole: la quota sociale che si adeguerà alle tariffe del settore, passando da 53 euro a ospite a 53.50 e il costo del servizio, soprattutto il centro diurno Alzhaimer, che prima era in collo a noi e ora sarà invece in carico alla conferenza zonale. In più una novità che ha voluto fortemente il sindaco: un coordinatore comunale che verifichi l’operato della corretta gestione del concessionario“.

Cosa le è dispiaciuto di più di quanto avvenuto in consiglio?

“Che il consiglio sia stato dirottato senza motivo sull’alienzione di Monte San Quirico. Ho avuto l’impressione che la minoranza non ragionasse nell’ottica dell’interesse dei nostri anziani e degli operatori. Mi aspettavo una condivisione su una questione che non è di destra e non di sinistra. Invece hanno deciso di astenersi, una posizione che non ha alcun significato“.

Laura Sartini