REDAZIONE LUCCA

Riaccendere le luci nei borghi. Diocesi e Gal Montagnappennino per la salvezza delle aree interne

Un protocollo per la rinascita delle zone rurali utilizzando il patrimonio immobiliare delle parrocchie della Mediavalle e della Garfagnana e il coinvolgimento delle associazioni di ispirazione cristiana.

L’arcivescovo Paolo Giulietti e la presidente. del Gal Marina Lauri

L’arcivescovo Paolo Giulietti e la presidente. del Gal Marina Lauri

Riaccendere le luci spente nei paesi. È questo il fine ultimo del protocollo d’intesa firmato ieri dall’Arcidiocesi di Lucca e il GalMontagnappennino. Un primo passo – inedito tra le due realtà – che, con il coinvolgimento delle associazioni di ispirazione cristiana attive nelle aree interne come Acli, Anspi e Mcl, mira a creare nuovi spazi di aggregazione per rivitalizzare i piccoli centri e scongiurarne così lo spopolamento. Il tutto attraverso lo sviluppo di circoli paesani e l’utilizzo del patrimonio immobiliare delle parrocchie della Mediavalle e della Garfagnana (esclusa Barga perché sotto la diocesi di Pisa) e delle aree montane di Lucca, Capannori e Camaiore.

“Questa idea nasce dalla visita pastorale iniziata a febbraio scorso, durante la quale ho potuto conoscere tante piccole comunità montane, le realtà presenti e i loro bisogni – ha spiegato l’arcivescovo Paolo Giulietti – Esistono già esperienze virtuose, penso al circolo di Palleroso, ma altre ancora vorrebbero nascere e hanno bisogno in questo di essere accompagnate. Grazie al protocollo queste realtà potranno essere finanziate e affiancate in modo strutturato dal GalMontagnappennino nel portare avanti attività e iniziative civili e religiose per far fronte alla scarsa densità di popolazione, all’innalzamento dell’età media, alla carenza di servizi e al declino economico che colpiscono le aree montane”.

Tutte attività che l’ente già persegue, ma che adesso trovano un nuovo spazio di confronto e dialogo per intraprendere azioni coordinate nella sfera economica, sociale, culturale e religiosa. Un modo, dunque, per far incontrare necessità e risorse per la promozione del territorio montano con l’aiuto delle associazioni di ispirazione cristiana attive nei territori.

“Da anni portiamo avanti progetti di comunità nelle aree interne grazie alla gestione dei fondi europei che hanno visto ‘rinascere’ frazioni come Vicopancellorum e San Bartolomeo – ha sottolineato la presidente del Gal Marina Lauri – Proprio adesso inizieremo a lavorare alla nuova programmazione dell’ente, e siamo fiduciosi che, anche attraverso il patrimonio che la diocesi ha a disposizione nelle aree interne, riusciremo a unire più soggetti verso un obiettivo comune, ossia quello di tornare a vedere paesi con le luci accese”.

Arcidiocesi e GalMontagnappenino si impegneranno dunque a creare un gruppo di contatto e di riferimento e a partecipare alle attività di ascolto e animazione che si terranno sul territorio montano per raccogliere spunti e idee. Insieme valuteranno la possibilità di partecipare a progetti di finanziamento e le sinergie possibili tra i bandi dell’ente e la valorizzazione dei beni parrocchiali per sostenere quei progetti socio-culturali espressione delle comunità locali.

Jessica Quilici