REDAZIONE LUCCA

"Riaprirò a fine mese" Angelo nega la chiusura

Lettera anonima annuncia la cessazione della storica pasticceria fondata nel ’62

Il tempio delle leccornie è pronto a ripartire. A fine mese potrebbe già riaprire la storica pasticceria ’Angelo’ sulla via Provinciale, dopo un lungo intervento di ristrutturazione interna. Ma sul futuro dell’attività ci mette lo zampino un ’corvo’ (così come è accaduto settimane fa a un ristoratore di Seravezza): con una lettera firmata dallo stesso titolare Angelo Baldini, si annuncia infatti la cessazione dell’avventura imprenditoriale avviata nel 1962. Una missiva inviata proprio alla nostra redazione dove viene comunicata in prima persona la scelta di mollare: "purtroppo – recita la nota – e con un nodo alla gola, causa anche sopraggiunti problemi di salute,sono costretto ad interrompere questa favola che sicuramente rimarrà nella storia del paese e nel cuore dei clienti. Non è stata una decisione semplice, lo ammetto in quanto per me la pasticceria era una ragione di vita, spero dopo tanti anni di abituarmi alla normalità e alla tranquillità godendomi un giusto e meritato riposo, augurando a tutti i miei clienti tanta felicità e serenità, specialmente in questo periodo che credo tutti ne abbiamo bisogno. Si chiude un pezzo di storia di Forte dei Marmi, ringrazio tutti i collaboratori, fornitori e amministratori".

Ma è il diretto interessato a smentire in toto il succo della lettera. "Il locale è stato ristrutturato approfittando di questo momento di stop per il Covid – illustra Angelo Baldini – abbiamo rinnovato il laboratorio e gli spazi al pubblico, sempre mantenendo i colori bianco e verde acqua che da sempre caratterizzano la pasticceria. Quella lettera certamente non l’ho scritta io e non ne capisco proprio il significato. A fine mese riapriremo, portando avanti il lavoro avviato dai miei genitori Giancarlo e Giuseppina. Nonostante i miei problemi di salute io ci sarò e anche se dovessi in futuro trovare una nuova gestione, rimarrò alla supervisione". Resta il mistero su chi abbia voluto diffondere la notizia della chiusura di ’Angelo’, tra l’altro tracciandone la storia nei dettagli: dall’iniziale vendita di bomboloni con il cesto di vimini da parte dei genitori fino al boom, con una pasticceria che ha preso per la gola personaggi "come i Moratti, Frescobaldi, Caprotti, Cairo fino al magnate russo Roman Abramovic che ha commissionato ed apprezzato la classica millefoglie di Angelo, vincitrice di vari concorsi nazionali".

Francesca Navari