Ricette false per avere medicinali, uomo fermato dai carabinieri

Nei guai 35enne: raggirava una farmacia di Altopascio per avere benzodiazepine. Ma l’indagine si allarga

Carabinieri in farmacia (foto di repertorio)

Indagine dei carabinieri sulle ricette mediche fasulle

Altopascio (Lucca), 25 settembre 2024 – Un giro di ricette mediche falsificate, capaci anche di ingannare i computer delle farmacie, per acquistare medicinali da “sballo“. E’ quanto sta emergendo da un’indagine dei carabinieri di Lucca e dei Nas che nei giorni scorsi hanno colto sul fatto e denunciato un giovane di Pescia.

I carabinieri di Altopascio in particolare si sono mossi dopo la denuncia presentata da un medico di base della Piana che aveva scoperto false prescrizioni redatte a suo nome. Al termine di una mirata attività investigativa, lo scorso giovedì, in una farmacia del centro altopascese, i militari hanno sorpreso in flagranza un trentacinquenne di Pescia mentre tentava, esibendo proprio le prescrizioni oggetto di denuncia, di entrare indebitamente in possesso di farmaci benzodiazepinici.

Determinante in questo caso anche la collaborazione del farmacista che aveva notato qualcosa di sospetto nel soggetto che chiedeva i farmaci. Il successivo e immediato sviluppo investigativo, con ulteriori accertamenti culminati in perquisizioni veicolari e domiciliari, ha consentito ai militari di sequestrare altre 15 certificazioni mediche contraffatte di identica tipologia, già compilate e firmate. Il giovane è stato quindi denunciato a piede libero per il reato di falso e sono in corso accertamenti. L’ipotesi investigativa è che il 35enne stesse facendo il giro delle farmacie della Piana e della Valdinievole per raccogliere più confezioni possibile, con l’obiettivo anche di rivenderle.

Ma non è tutto. I carabinieri di Lucca e quelli del Nas stanno infatti indagando proprio su un più ampio giro di ricette mediche fasulle teoricamente firmate da medici che esercitano realmente della zona e utilizzate da giovani e giovanissimi per ottenere Xanax, Rivotril e altri farmaci che in dose eccessiva e soprattutto mischiati ad alcol possono portare allo “sballo“. In alcuni casi si tratta di ricette per familiari anziani “convertite“, ma spesso si tratterebbe di documenti comprati sul “dark web“, ricette elettroniche abilmente contraffatte, tanto da risultare regolari al computer delle farmacie.

E qui risulta importante la collaborazione dei farmacisti per segnalare eventuali anomalie. Casi analoghi stanno infatti emergendo nelle farmacie della Lucchesia e sono all’attenzione dei carabinieri.