"Ridare importanza ai libri cartacei"

L’intervento del segretario di Sinistra Italiana, Stefano Braccini

"Ridare importanza ai libri cartacei"

Stefano Braccini

Sulla chiusura di LuccaLibri, interviene il segretario di Sinistra Italiana Stefano Braccini. "La notizia è giunta inaspettata anche per i più assidui frequentatori di librerie, ma segue di pochi mesi la chiusura della libreria Ubik di via Fillungo; anche quest’ultima, come il caffè letterario, si era posta come luogo di animazione culturale, di presentazione di nuovi volumi, di discussione sulle ultime uscite editoriali; se allarghiamo un po’ lo sguardo possiamo vedere che, negli ultimi 10 – 15 anni, altre librerie hanno chiuso i battenti: la Baroni ha abbandonato i locali di via Fillungo per trasferirsi dapprima in via San Paolino, poi nei pressi della Chiesa di San Frediano e infine ha alzato bandiera bianca. Anche la Doroni che si è spostata dal centro città all’Acquacalda per poi abbassare definitivamente le serrande".

Prosegue Braccini: "La libreria Massoni di via Santa Croce ha da anni smesso di esistere e resta solo l’insegna storica un po’ sbiadita. La libreria “Il collezionista”, che una volta era in via Michele Rosi, si è spostata nei pressi di Piazza San Giusto ma ha radicalmente cambiato la sua offerta e i libri rappresentano ormai un aspetto minoritario; a fronte di queste chiusure e trasformazioni – prosegue Braccini – si registrano l’apertura della libreria Feltrinelli e di qualche altro locale dedicato prevalentemente all’editoria per ragazzi (Pensieri ribelli in via Vittorio Veneto è un esempio di questo tipo di libreria)".

Secondo il segretario lucchese di Si, "una libreria non è solo un negozio dove si acquista un libroma dove ci si incontra, si ricevono consigli facendo scoperte inaspettate, dove si cresce; un libro non è una merce come un’altra, perché può segnare la vita di una persona e una città ricca di librerie è una città che cresce, che crea cultura, che si arricchisce di nuovi stimoli". Conclude l’esponente politico: "È necessario e non rimandabile interrogarci sul perché si perdono luoghi di cultura e sulle azioni volte a limitare questo fenomeno che non riguarda solo Lucca; occorre ridare importanza ai libri cartacei, alla cultura che si crea nelle librerie, è importante riconoscere ai librai il ruolo di operatori culturali".

M.G.