"Ripensare Lucca città di tutti. Non è un parco giochi per turisti"

Intervento di Rifondazione Comunista e Giovani Comunisti su Lucca Comics & Games: critiche alla gestione dell'evento e proposte per valorizzare la città e i suoi abitanti.

"Ripensare Lucca città di tutti. Non è un parco giochi per turisti"

Giulio Strambi di Rifondazione Comunista e Matteo Pelleriti dei Giovani Comunisti durante l’incontro con la stampa (foto Alcide)

Giulio Strambi per Rifondazione Comunista e Matteo Pelleriti per i Giovani Comunisti intervengono sui grandi eventi in città. "Ripensare Lucca, a partire dai Comics, come la città di tutti – esordiscono – e non un parco giochi per turisti. Lucca Comics & Games è lo specchio della nostra città: una manifestazione di fama internazionale a base di arte e cultura, gestita purtroppo sempre più nella direzione del profitto di pochi e del disagio per molti".

"Tra affitti alle stelle, parcheggi cari ed esigui, traffico e trasporto pubblico congestionati e tanto lavoro povero, irregolare e su turni massacranti, crediamo che Lucca Crea stia tralasciando i bisogni degli studenti e dei lavoratori lucchesi e persino degli stessi appassionati, come dimostra il calo dei biglietti venduti rispetto allo scorso anno. Crediamo sia urgente ripensare l’idea di città che le amministrazioni portano avanti, mettendo in primo piano gli interessi di chi la vive e non della minoranza che si arricchisce sulla sua trasformazione in “parco giochi” per il turismo di massa".

"Questa gestione rende difficoltoso o impedisce a migliaia di persone – prosegue l’intervento – di muoversi, soprattutto per andare a lavorare. Crediamo che una parte maggiore degli utili debba essere investita in mobilità pubblica e si riservino ai visitatori un numero adeguato di parcheggi lontani dal centro, serviti da navette. Inaccettabile lo sfruttamento del lavoro giovanile, tra “felpati”, stagisti non retribuiti e ragazzi assunti da molti ristoratori e albergatori senza contratto. Chiediamo più spazio per piccoli editori, autoproduzioni, artisti indipendenti, associazioni di appassionati e cosplayers, i veri portatori di arte e cultura che dovrebbero essere incentivati con maggiori spazi e sconti. I grandi gruppi editoriali dovrebbero sostenerne le spese".