Ripristinato il piccolo lume all’Eremo di San Viviano

Il santuario è dedicato al protettore dei cavatori e della comunità vaglina

Ripristinato il piccolo lume all’Eremo di San Viviano

Ripristinato il piccolo lume all’Eremo di San Viviano

E’ stato ripristinato il piccolo lume, funzionante ad intermittenza, quasi una suggestiva "fiaccola" di fede che si spande nella vallata di Arnetola che da 40 anni resta continuamente acceso presso l’Eremo di San Viviano di Vagli Sopra, eletto dal popolo protettore dei cavatori e dell’intera comunità vaglina, ricavato in una grotta alle pendici del monte Roccandagia.

L’iniziativa è stata portata a termine da Luciano Braccini, Giampiero Fontana, Ilio Giorgi e Vincenzo Giorgi. Il primo lume presso l’Eremo fu posto nel 1984 dall’allora sindaco di Vagli Ilio Giorgi, quello per intendersi del milione di visitatori che nel 1996 riuscì a portare a Vagli ad ammirare il paese di Fabbriche di Careggine riemerso dal lago di Vagli Sotto, quando fu fatta defluire l’acqua per la manutenzione alla diga. Lo fece realizzare all’azienda lucchese Colged, diretta dal suo amico ingegner Franco Fanucchi, poi sindaco di Lucca, mentre il pannello solare fu donato da Mario Paoli dell’azienda Tecnitalia. Il lume posizionato nei giorni scorsi è alimentato da un pannello solare e ha una pila da 12 volt e un led da 5 watt.

Presso l’Eremo di San Viviano, nell’arco dell’anno, si contano tre significativi appuntamenti. Il prossimo è il pomeriggio della seconda domenica di settembre la venerata statua viene riportata all’Eremo.

Dino Magistrelli