Rischio attentati, il blitz Anarchici nel mirino

Misure cautelari per 9 militanti, perquisizioni anche a Lucca e provincia

Ha toccato anche Lucca l’inchiesta denominata “Scripta Scelera“ atta a smantellare un gruppo di anarchici. Con un blitz all’alba di ieri le Digos di Genova, La Spezia e Massa Carrara hanno fermato nove persone indagate per terrorismo: uno era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, tre sono finiti agli arresti domiciliari e cinque hanno solo l’obbligo di dimora. Si tratta di persone di età compresa tra i 27 e i 56 anni, residenti tra Carrara, L’Aquila, Perugia e la Lucchesia, nei confronti dei quali saranno eseguite perquisizioni locali, personali e informatiche. Coinvolti anche una ragazza di Lucca e un giovane che vive in Valle del Serchio, entrambi ventinovenni. Con ruoli diversi, ma secondo la Direzione distrettuale antiterrorismo di Genova, tutti sono coinvolti nelle dinamiche anarco insurrezionaliste "e in particolare in quelle inerenti la costituzione e operatività di associazioni per delinquere con finalità di terrorismo quali la Federazione Anarchico Informale (FA Informale), Fronte Rivoluzionario Internazionale (ritenuta tale da sentenza passata in giudicato) e gruppi a questa collegata".

Tra gli indagati ci sono Gino Vatteroni, Paolo Arosio, Luigi Palli, Taino Gaia, Luca Aloisi e Michele Fabiani. Degli altri tre si legge che "hanno a vario titolo partecipato agli incontri redazionali, tradotto comunicati apparsi su siti stranieri nonché provveduto all’impaginazione della rivista". Avrebbero avuto in sostanza ruoli tecnici. La rivista in questione è “Bezmotivny - Senza Motivo“ che, stando all’inchiesta, veniva stampata clandestinamente in una tipografia di Massa, “Avenza Grafica“, che dopo essere stata perquisita è stata posta sotto sequestro. Perquisita anche la sede del circolo “Goliardo Fiaschi“ di Carrara.

All’interno della rivista c’era un po’ di tutto. Tra gli oggetti degli articoli anche il presidente Mattarella, dopo il discorso pronunciato il 18 ottobre 2022 per l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università di Pisa. Quattro degli indagati devono rispondere ora di aver offeso il suo onore e il suo prestigio. Ampio spazio è stato dato alle rivendicazoni degli attentati "di maggiore impatto mediatico - scrive la Procura - anche allo scopo di stimolare i lettori a compierne di ulteriori. Tra questi l’attentato ad Atene nei confronti di Susanna Schlein, vice ambasciatrice italiana in Grecia, del 2 dicembre 2022".

E poi ancora articoli contro l’Eni "che si sono rivelati - scrive sempre la Procura - strettamente correlati agli incendi di 13 auto della società Eni-Enjoy a Bologna, Torino, Milano e Roma realizzati tra il primo marzo 2021 e il 26 maggio 2022, rivendicati dal movimento anarchico insurrezionale. Analogalmente, ad articoli di stampo antimilitarista sono seguite azioni ai danni dell’ambasciata della Bielorussia in Italia (lancio di due ordigni artigianali nei giardini interni) e contro una filiale di Unicredit, istituto indicato come complice e responsabile degli armamenti. Ma c’è anche, in anteprima, la rivendicazione di azioni violente a firma del gruppo terroristico FAIFRI come avvenuto in occasione della rivendicazione del plico esplosivo inviato il 27 giugno 2022, a Roma, alla sede di LeonardoFinmeccanica, indirizzato all’amministratore delegato Alessandro Profumo".