LAURA SARTINI
Cronaca

Giro di vite per i risciò a Lucca, la reazione degli storici gestori: “È quello che chiedevamo da anni”

Pierluigi Poli: “I divieti imposti da Regione e Comune sono gli stessi che sollecitavamo da lungo tempo e che ricalcano il nostro sforzo a prevenire rischi e disagi. Una svolta importante per tutti“

Si va un verso giro di vite per i risciò

Si va un verso giro di vite per i risciò

Lucca, 21 novembre 2024 – Nessuna imposizione dall’alto. Soprattutto nessuna punizione. Anzi, è vero il contrario. Il provvedimento di divieto ai risciò scaturito dall’accordo Regione-Comune di Lucca e che riguarda le zone di piazza Antelminelli, piazza San Michele, piazza Anfiteatro, via Fillungo e piazza San Francesco è accolto con soddisfazione dai principali e più storici gestori delle attività di noleggio delle bici.

“La decisione di Regione e Comune è semplicemente un atto che noi invochiamo da anni – spiega Perluigi Poli, titolare dell’attività in piazza Santa Maria che quest’anno ha festeggiato i 90 anni –. Avevamo già iniziato con la giunta precedente a insistere su questo punto. Noi potevamo fare tentativi di sensibilizzazione, e li abbiamo sempre fatti, spiegando a chi fruisce dei risciò di evitare alcune vie e aree della città, più strette ingolfate e pericolose, ma a supporto di tutto ciò serviva un vero divieto scritto.Questa decisione maturata tra Regione e Comune ci aiuta, e non poco, in tutto quello che abbiamo sempre cercato di fare: far sì che la circolazione dei risciò avvenga in sicurezza e senza disagi. Quindi oggi siamo felici del risultato. Ora al Comune spetterà un lavoro non da poco, quello di predisporre cartelli e segnaletica e di fare i controlli. Ma la svolta, tutta positiva, c’è“.

E c’è anche la possibilità, come ha evidenziato la Regione, di aggiungere altre aree off limits a quelle indicate nell’atto. “Le nostre richieste sono sempre state quelle – specifica Poli – di lasciare libere al transito dei risciò piazza Napoleone, piazza San Martino e la discesa del Caffè delle Mura. E ci è sembrato che l’amministrazione comunale fosse d’accordo con noi, anche perchè si tratta di aree ampie e ben fruibili“. Ce ne sono altre che invece rischiano di creare un tilt con i pedoni, ad esempio via Buia e via Sant’Andrea. Comunque il dado è tratto, salvo poi successive integrazioni.

“E’ importante trovare soluzioni di pacifica convivenza con la città e che tendano a azzerare rischi e disagi per tutti. Detto questo – aggiunge lo storico gestore di “Biciclette Poli“– occorre considerare che il risciò non è soltanto un velocipede per il divertimento dei più giovani. Serve anche agli anziani, ad esempio, a chi ha difficoltà motorie, alle famiglie con i bambini piccoli, che così possono vedere la città anche con un semplice bellissimo giro di Mura“.