FRANCESCO MEUCCI
Cronaca

Calci, pugni, urla e bottigliate. Notte di violenza in San Michele. Il pestaggio finisce in un video

Un gruppo di giovani aggredisce un coetaneo, una ragazza prova a fermarli tra grida e minacce. Il filmato girato da un residente della zona

Una scena del pestaggio

Una scena del pestaggio

Lucca, 15 agosto 2024 – Un pestaggio in piena regola. Quattro, cinque ragazzi contro uno. Spinte, calci, pugni e cocci di bottiglia. Una ragazza che fra urla disperate e singhiozzi prova a fermare la scarica di violenza inaudita (che poi si scoprira essere scaturita, come sempre, per “futili motivi“).

Il tutto nel cuore della notte di piazza San Michele, sotto gli occhi della statua di Francesco Burlamacchi e di fronte ai marmi della chiesa di San Michele. La stessa piazza che di giorno è diventata il luogo prediletto per un gruppo di personaggi a dir poco discutibili e che non pochi problemi creano all’ordine pubblico e al decoro della città. Ma questa volta, loro, i “soliti noti“ di palazzo Pretorio, non c’entrano. I protagonisti sono altri. Un gruppo di giovani, giovanissimi, si pensa tutti italiani e a quanto parte di estrazione sociale per così dire “normale“.

Tutt’altro che normale è invece la scena di minacce e violenze di cui si sono resi protagonisti nel cuore della notte di martedì, quando ormai mancava pochissimo all’alba. Il tutto, questa volta, è stato ripreso e filmato da un residente, dalla cui finestra è riuscito a riprendere l’aggressione, le botte, i calci, le urla e le minacce. 

Anche se vale la pena di essere visto – anzi, va visto – per capire a che punto siamo arrivati. La scena è surreale. Si sente la ragazza che urla più volte “basta, basta!“ e un altro che risponde “ti ammazzo, ammazzo...“. Poi i tonfi dei cazzotti e i cocci delle bottiglie rotte, altre grida e una scarica di calci contro un ragazzo a terra. La giovane urla di più, viene strattonata e (forse) anche colpita. Poi il gruppo se ne va. Poco dopo saranno tutti fermati dalla polizia, tutti saranno identificati ma nessuno sporgerà denuncia e l’aggredito rifiuterà anche l’arrivo dei medici del 118.

Tutto intorno il silenzio della notte lucchese, squarciato da questa scarica di violenza che poco avrebbe a che fare con un città altrimenti tranquilla e che forse si crede al riparo da certi fenomeni. Invece, ed è anche il motivo di queste righe, è arrivato il momento di aprire gli occhi e ammettere che “qualcosa è cambiato“ nella nostra città. Non è facile dire in che modo si possa fronteggiare questa situazione, ma una cosa è sicura: non possiamo più far finta di niente.