“Forse dobbiamo solo tornare indietro, in modo che genitori e nonni ritrovino il modo di far sentire i giovani accolti, insegnandogli sin da piccoli l’amore ma anche il rispetto, con severità quando serve”. Per l’onorevole Rita Dalla Chiesa, amata conduttrice televisiva e parlamentare membro della Commissione bicamerale sul Femminicidio, la chiave di volta è anche, e soprattutto, nella famiglia. Tanti applausi per lei dal folto pubblico che ieri mattina ha partecipato alla Casa del Boia all’evento di Forza Italia “Mai sole. Violenza di genere e domestica: l’indifferenza ci rende complici dell’aggressore”, presenti le deputate toscane di Forza Italia Deborah Bergamini, che ha fatto gli onori di casa, Erica Mazzetti e Chiara Tenerini; la coordinatrice regionale di Azzurro Donna Toscana, Rita Pieri, il coordinatore regionale di Forza Italia Toscana Marco Stella, il commissario provinciale di Forza Italia Lucca, Carlo Bigongiari, l’assessore al turismo Remo Santini, i consiglieri comunali Alessandro Di Vito e Gabriele Ricci e, in collegamento streaming, l’onorevole Catia Polidori, deputata di Forza Italia e coordinatrice nazionale di Azzurro Donna.
Anche il sindaco Mario Pardini è arrivato per un saluto. All’inizio del convegno è stato osservato un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin. “Quel cellulare deve poter stare spento, quando siamo tutti a tavola ad esempio - ha sottolineato ancora Rita Dalla Chiesa -. Dobbiamo ritrovare il tempo per i rapporti nelle famiglie e anche tra famiglia e scuola. Non si può basare tutto sul voto e sul rimprovero al professore per il figlio che ha preso 4. Attraverso la scuola si possono percepire i segnali di un malessere che domani può diventare violenza. E lì si può e si deve intervenire, come scuola e come famiglia, lavorando sulla prevenzione. E’ inutile che, come capitato in una scuola, si osservi il minuto per Giulia e poi, l’attimo dopo, l’insegnante torni sulla lezione cambiando argomento. Stimolare la riflessione e il confronto a scuola è fondamentale”.
L’onorevole Dalla Chiesa ha accennato anche alla proposta di legge a prima firma di Catia Polidori e anche di lei stessa, presentata per Forza Italia per creare un’App, attiva 24 ore su 24 anche a cellulare spento, che funziona spingendo un pulsante qualsiasi che invia immediatamente la localizzazione e la richiesta di aiuto. “Sono soluzioni che aiutano - ha aggiunto - ma lavorare sulla prevenzione è ciò che può dare più risultato”. E’ della stessa idea anche Marco Stella che chiede l’obbligo per la Regione Toscana di costituirsi parte civile nei processi per femminicidio, di inserire nello Statuto regionale la lotta alla violenza contro le donne e di stanziare fondi per l’assistenza legale gratuita per le donne vittime di violenza.
L.S.