MAURIZIO GUCCIONE
Cronaca

Ritorno alla campagna. Terreni agricoli più cari ma compravendite ferme

L’analisi della Coldiretti mette in luce una maggiore richiesta per le aree destinate a uso florovivaistico e vigneti, per le quali aumentano anche i prezzi.

Aumentano i valori fondiari in provincia di Lucca che riguarda terreni a uso ortoflorovivaistico e vivaistico e i vigneti destinati alla produzione del Montecarlo Doc che fanno segnare un balzo in avanti dell’uno per cento.

E’ questo il segnale che registra Coldiretti Lucca che sottolinea anche come siano stazionarie le compavendite. Si legge in una nota che si basa su dati Crea reltivi al 2023.

"Le dinamiche del mercato – afferma il presidente Andrea Elmi – ci mettono di fronte ad un andamento molto diverso: da un lato lo scarso livello di compravendita dei terreni meno appetibili, marginali o minor produttivi come quelli montani che rischia di portare all’abbandono di molte aree e nei confronti delle quali sono necessari sostegni, agevolazioni per l’acquisto; dall’altro la grande richiesta di terreni più pregiati, come quelli adatti all’olivicoltura intensiva, ai seminativi vitati e a vigneto Doc e Docg".

Spiega ancora Elmi: "Il prezzo dei terreni continua a rappresentare però un serio ostacolo per i giovani rallentando il ricambio generazionale considerando che quasi un imprenditore agricolo su due andrà in pensione da qui ai prossimi cinque anni. La recente politica europea non ha certo aiutato creando al contrario un clima di sfiducia nei confronti del settore ingiustamente penalizzata da una serie di provvedimenti che appesantiscono ulteriormente l’attività agricola. Provvedimenti che abbiamo contrastato e che ci vedono quotidianamente impegnati a tutela del reddito delle imprese agricole e della salute dei consumatori".

Per quanto riguarda la provincia di Lucca, prosegue la nota della Coldiretti, "il rapporto evidenzia una generale fiacca dal punto di vista delle compravendite non solo nelle zone montane e più marginali, come ad esempio la Garfagnana, ma anche nella pianura della Versilia e nella pianura di Lucca; tuttavia si osserva una piccola crescita dei valori fondiari. In particolare, le ortofloricole e vivai nella pianura della Versilia mostrano un +1%, con valori medi intorno ai 111.000 euro/ha". Nella pianura di Lucca, i vigneti per la produzione del Vino di Montecarlo Doc "registrano aumenti dell’1%, attestandosi su valori pari a circa 58.000 euro/ha: a fare il prezzo è, insieme all’ubicazione dei terreni, la disponibilità o meno di accesso alla risorsa idrica ragione per cui un ettaro di seminativo irriguo ha un prezzo medio di 36.800 euro/ha a fronte di quasi la metà, circa 20.000 euro/ha, per un ettaro asciutto quindi senza la possibilità di poter accedere ad un pozzo o al sistema consortile".

Alte le quotazioni per i terreni destinati ad oliveto che hanno una quotazione media di 29.700 euro/ha”.

Conclude Elmi: "Un altro aspetto interessante che emerge dal rapporto (e che allo stesso tempo deve far riflettere) della dinamica del mercato regionale e provinciale è quello dei profili di chi vende e chi compra: chi vende sono generalmente agricoltori e le ragioni sono per raggiunti limiti di età o per assenza successori, per la contrazione dei margini di reddito e la conseguente necessità di capitalizzazione, mentre chi acquista sono sempre più spesso operatori non agricoli, per lo più stranieri, ed agricoltori che vogliono ampliare la propria azienda".