REDAZIONE LUCCA

Ritorno in Sudan, sulle orme di Carlo Piaggia

La delegazione guidata dal sindaco Menesini parte domenica diretta prima a Khartum e poi a Karkog. Ecco le tappe del viaggio

Ritorno in Sudan, sulle orme di Carlo Piaggia

Un viaggio verso il cuore più profondo e selvaggio dell’Africa per riscoprire le orme di Carlo Piaggia, il famoso esploratore nato a Badia di Cantignano nel lontano 1827 e che a partire dalla seconda metà del XIX secolo iniziò una serie di esplorazioni che lo portarono ad addentrarsi in territori allora sconosciuti oggi facenti parte in gran parte del Sudan.

Chissà se quando nel 1851 pose piede per la prima volta in Africa, Carlo Piaggia abbia sentito dentro di sé che quella terra, misteriosa e affascinante agli occhi di un europeo, lo avrebbe legato a sé per il resto della sua vita. Arrivato a Tunisi per motivi economici, Carlo Piaggia finì per trascorrere gran parte della sua vita lontano dall’Italia e in territori allora selvaggi, esplorando un’enorme porzione di Africa tra: Sudan, Etiopia ed Eritrea, tracciando mappe, navigando attraverso il Nilo Bianco e il Nilo Azzurro e vivendo in contatto con le tribù locali.

Proprio per celebrarne l’enorme attività esplorativa a cento anni dalla sua scomparsa, nel 1982, l’Istituto Storico Lucchese organizzò una prima spedizione in Sudan, che però non riuscì a raggiungere Karkog, città in cui l’esploratore perse la vita nell’ultimo dei suoi viaggi nel gennaio 1882. A distanza di 41 anni, grazie al contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Lucca e alla collaborazione con i missionari Comboniani e con l’ambasciata italiana di Khartum, è stato possibile organizzare una nuova spedizione in Sudan, un paese che tra il 2018 e il 2021 ha visto numerose sommosse popolari e due colpi di stato.

La spedizione lucchese, di cui farà anche parte il sindaco di Capannori Luca Menesini, sarà composta da: Giorgio Tori, vicepresidente dell’Istituto Storico Lucchese, Luca Lupi, africanista e presidente della Società Geografica Pontederese, Roberto Giovannini, cineoperatore e documentarista e Gino Barsella, missionario laico. Il gruppo formato dai cinque toscani partirà domenica e dopo essere arrivato lunedì prossimo a Khartum, capitale del moderno Sudan, si dirigerà il 2 marzo verso Karkog, per poi tornare a Khartum il 5 marzo e rientrare in Italia il giorno successivo.

Obiettivo della spedizione sarà quello anche di posizionare due targhe commemorative. La prima sarà affissa nella biblioteca del Collegio dei Comboniani di Khartum, mentre la seconda sarà posizionata a Karkog.

Andrea Falaschi