"La vicenda della possibile chiusura di Geal dovrebbe essere l’occasione per porre le basi per un miglioramento del servizio per tutti i cittadini del territorio, ma anche per non causare aumenti della tariffa per i lucchesi. Inutile dire che i costi attuali di molti servizi e in particolare dell’energia, rendono i singoli e le imprese vulnerabili e certo non sarebbe auspicabile anche l’aumento della tariffa dell’acqua".
Lo sostiene ‘Per Lucca e i suoi Paesi’ spiegando come “anni fa la regione, adottando il motto latino “divide et impera” ha appunto diviso la pianura lucchese in due ambiti diversi, per cui oggi Lucca, nel caso di chiusura di Geal entrerebbe in Gaia, mentre Capannori, Porcari e gli altri comuni ne resterebbero fuori. Come altre volte, le scelte regionali in materia di acqua sono state fatte con la chiara volontà e determinazione di ridurre il peso di Lucca. I lucchesi non dimenticheranno mai questo modo di procedere che spesso li ha trattati come cittadini di serie B. Oggi però pare esservi finalmente la volontà di tutti i politici locali di chiedere con forza il riunire tutti i comuni lucchesi in un solo ambito e questo sarebbe interesse del territorio".