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Rocca di Castiglione. Al via la riqualificazione della cinta muraria: "Lavoro impegnativo"

Operazioni di rilievo finanziate grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio

Rocca di Castiglione. Al via la riqualificazione della cinta muraria: "Lavoro impegnativo"

Mura medievali dal grande fascino, fondamentali secoli fa come ancora oggi, seppure per un diverso fine, quelle del borgo "incastellato" di Castiglione di Garfagnana, con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Daniele Gaspari che le pone senza soluzione di continuità al centro di ambiziosi progetti di riqualificazione e conservazione. Quasi una missione, capace di suscitare molti apprezzamenti e sostegni fattivi da parte di vari enti e associazioni che insieme mirano allo stesso risultato; accentuarne la fruizione da parte di visitatori e turisti, mantenendo intatta la sua straordinaria potenza architettonica. Tra gli ultimi interventi programmatici in corso rientra la Rocca, la struttura sempre dalla natura difensiva costruita alla fine del ‘300. La Rocca, intorno alla quale si sviluppò nel tempo l’abitato del borgo della Garfagnana, è stato oggetto di operazioni di rilievo geometrico e strutturale, per arrivare a una documentazione dettagliata, passo indispensabile per il suo recupero. Questo, grazie all’ausilio della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca con il suo contributo di 50 mila euro destinato alle Opere Pubbliche.

"A poco tempo dalla donazione della Rocca al nostro comune - spiegano dall’amministrazione di Castiglione -, abbiamo ottenuto i fondi economici per quello che è un primo passo per arrivare a un’adeguata progettazione per il totale recupero della cinta muraria: il suo rilievo. Un primo ringraziamento va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e, naturalmente, al team di esperti che si è impegnato in questa complessa operazione". "L’architetto Saverio Mustur e il geometra Giovanni Bertagni hanno scelto di impostare il rilievo fotogrammetrico e plano-altimetrico con l’ausilio di un drone e del laser scanner da inquadramento eseguito con GPS - proseguono -, che ha restituito un elaborato dettagliato, necessario a interpretare, seguendo un metodo scientifico, lo stato di conservazione e le fasi costruttive dell’edificio. Messi esattamente su carta, dunque, la forma, la posizione e le dimensioni della Rocca. A fianco della parte grafica, poi, si è lavorato su un’accurata ricerca storica. Un lavoro molto impegnativo sia per le maestose dimensioni sia per le stesse caratteristiche strutturali della Rocca Medievale, dalle difficoltà accentuate anche da alcuni punti risultati comunque inaccessibili e molto difficilmente misurabili. Per concludere, si è trattato di grande lavoro che da di fatto il via al recupero della nostra Rocca".

Fiorella Corti