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Coldiretti invita ad acquistare fiori prodotti in zona. Le rose? Solo dall’estero
Fiori per un toscano innamorato su due (52%) che regalerà rose, ranuncoli (foto) e tulipani nel giorno di San Valentino. Sono queste le tre varietà floreali più gettonate per dichiarare i propri sentimenti a partner e fidanzati o per manifestare con un tocco di classe il proprio interesse a coloro che si desidera conquistare. Più in basso tra i fiori più richiesti ecco anemoni, garofani e gerbere, produzioni stagionali altrettanto belle perfette per conquistare spazio, colore e profumi di bouquet e mazzolini. A dirlo è un sondaggio di Coldiretti Toscana e AFFI, l’associazione dei floricoltori e fioristi italiani, secondo cui l’omaggio floreale sarà preferito a cioccolatini (30%), capi di abbigliamento (13%) e gioielli (5%).
“San Valentino è una ricorrenza molto importante per sostenere quasi 3 mila imprese regionali in un momento delicatissimo di rilancio, rinnovamento ed investimenti sulla sostenibilità e sulle nuove tecnologie ma anche di concorrenza sleale dovuto all’aumento del 47% di importazioni di fiori dall’estero (vedi le rose, ndr) e soprattutto da paesi extracomunitari dove non sono rispettate le regole europee in materia di tutela dell’ambiente e diritti dei lavoratori – spiega Letizia Cesani, Presidente Coldiretti Toscana –. Quando acquistiamo un fiore chiediamo che sia un prodotto coltivato nel nostro paese, meglio se regionale. Questa è una scelta intelligente, sostenibile ed etica”.