Una buona notizia. Dopo decenni di attese e varie richieste, compiuto un decisivo passo avanti. La Provincia di Lucca ha stanziato la cifra di 50 mila euro per la progettazione definitiva della rotonda tra via Diaccio e la provinciale Puccini. Un sito strategico, ricco di insidie, teatro purtroppo di incidenti anche gravi. Opera che i residenti e la cittadinanza sperano di vedere da tempo, che andrà a aumentare la sicurezza di quella intersezione stradale con una infrastruttura moderna che renderà il traffico fluido. Insomma, l’obiettivo è trasformare l’utopia in realtà concreta e pragmatica. Il progetto è la conditio sine qua non. Questo step rende più vicino il traguardo. "Ringrazio il presidente della Provincia Menesini – dichiara il sindaco Leonardo Fornaciari – e rivolgo un particolare apprezzamento ad Andrea Carrari, consigliere provinciale e sindaco di Piazza al Serchio, che su mie continue e ripetute sollecitazioni, è venuto parecchie volte a Porcari per questo tema".
Dovrebbe venire una doppia rotatoria, una specie di "otto", più stretto al centro per risolvere la questione dello spazio, argomento determinante per la vicenda visto che ci sono pure gli ingressi di proprietà private ed attività produttive. Passi avanti importanti, senza dubbio, anche perché di progetti sotto i ponti ne sono passati e di vario genere. Questo sembra quello giusto. Dopo la rotatoria in località Carbonata, a Badia Pozzeveri, se l’infrastruttura a via Diaccio diventerà realtà, lungo la Romana mancherebbe solo il rondò al Turchetto, di fronte al supermercato Pam.
Questo mentre sulla Pesciatina oggi, 8 agosto, sarà spento l’ultimo semaforo esistente, quello alla Madonnina di Lunata dove a settembre sarà pronta la doppia infrastruttura. La svolta? All’inizio del 2024 quando Il Comune ha comunicato alla Provincia quale progetto è preferibile: quello con doppia rotatoria a forma di "otto". Molte le proteste degli abitanti che non si sono mai accontentati dello spartitraffico e della pubblica illuminazione, pur utili, tra via Diaccio e corte Beniamino. Così veniva predisposto un nuovo elaborato e per realizzare l’opera nella nuova versione, serviva anche una porzione di superficie di terreno appartenente ai privati. Gli accordi per gli espropri, complice anche la pandemia, hanno portato via tempo. Dopo varie fasi e valutazioni, scartate le precedenti proposte, si è puntato su questo tipo di rondò, simile, per certi versi, a quello che sarà realizzato in questo periodo sulla Pesciatina a Lunata.
Massimo Stefanini