REDAZIONE LUCCA

Salotti, Carlesi e Gereschi. Tre nuove intitolazioni

Agli artisti Giannino Salotti e Mario Carlesi due lati del giardino di via Elisa. Alla volontaria della Croce Rossa Livia Gereschi via di Poggio Oltreserchio.

L’assessore comunale alla toponomastica Moreno Bruni

L’assessore comunale alla toponomastica Moreno Bruni

Via libera della giunta comunale ieri per tre nuove intitolazioni di strade. Dopo essere state vagliate dalla commissione toponomastica, anche la giunta ha dato il suo parere favorevole per gli artisti Giannetto Salotti e Mario Carlesi, ai quali verrà intitolato il giardino di via Elisa (rispettivamente il lato nord e il lato sud) e Livia Gereschi, alla quale verrà intitolato un tratto di via di Poggio. Giannetto Salotti (Lucca 1918-Lucca 2013), è stato un rinomato scultore che ha dato lustro alla città esponendo le sue opere in Italia e all’estero e vincendo anche il premio alla Mostra d’Arte di Lucca. Mario Carlesi (Livorno 1890-Lucca 1968), è stato anch’egli un artista di notevole rilevanza che attraverso le sue opere di grande pregio ha dato lustro alla città. Livia Gereschi (Pisa 1910-Massarosa 1944) è stata una insegnante e infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana durante la Seconda guerra mondiale, imprigionata e successivamente deportata a Nozzano, nella sede del 16° SS Panzergrenadier Division "Reichsfuhrer SS", dopo giorni di torture, fu trasferita a Massarosa, dove l’11 agosto 1944 morì fucilata. "Tre nuove importanti intitolazioni – spiega l’assessore alla toponomastica Moreno Bruni –, che ancora una volta vanno nella direzione di tenere viva la storia e la memoria della nostra comunità. A due artisti che hanno contribuito a portare il nome di Lucca nel mondo attraverso il loro ingegno, saranno intitolate porzioni del giardino di via Elisa, che diverrà un luogo pubblico dedicato all’arte. Invece a Livia Gereschi intitoleremo il tratto di strada di via di Poggio Oltreserchio che incrocia Via Filettole, nelle vicinanze di Nozzano, luogo dove questa volontaria della Croce Rossa fu imprigionata". Ora le intitolazioni attendono il parere della Prefettura per diventare effettive.

Fabrizio Vincenti