
Una legge per l’acqua pubblica
"Il servizio idrico integrato deve essere totalmente in mano pubblica, basta regali ai privati". Lo sostiene in una nota il consigliere regionale 5 Stelle Irene Galletti che sottolinea come il dibattito intorno alla riorganizzazione dei servizi pubblici in Toscana stia assumendo contorni ogni giorno di più grotteschi. E lo fa all’indomani del voto bypatisan a favore della proposta di legge per rinviare al 2027 la fine di Geal spa.
"Ciò che sta avvenendo a Lucca attorno alla scadenza della concessione trentennale a Geal – sottoliena Galletti – è l’emblema di quanto manchi una chiara regia regionale attorno alla quale costruire percorsi condivisi con la partecipazione attiva di associazioni, sindacati e lavoratori. La richiesta di prorogare la concessione di altri due anni è dettata esclusivamente da ragioni politiche che nulla hanno a che vedere con i finanziamenti ottenuti grazie al Pnnr".
Secondo Galletti, autorizzare una proroga della concessione non fa che indebolire il socio pubblico, ritardando il percorso che prevede il conferimento di Geal all’interno di Gaia, gestore idrico interamente pubblico.
Galletti, poi, si allenea con quanto sosenuto nei giorni scorsi dai sindacati Cgil, Cisl e Uil.
"Bloccare adesso questa prospettiva – aggiunge – sostenuta con forza dalle rappresentanze sindacali, dai comitati e dai lavoratori e’ l’ennesimo atto di arroganza politica incurante dell’interesse collettivo. Come M5S votiamo contro a questa pdl e auspichiamo l’apertura di un dibattito serio e costruttivo attorno alla riorganizzazione dei servizi pubblici locali, che renda le istituzioni protagoniste e non spettatrici della governance degli stessi".
Fabrizio Vincenti