San Concordio, niente cambia. Il Comitato ancora all’attacco ”Sparito totalmente il verde“

I cittadini che da anni si battono contro la realizzazione della piazza coperta e delle opere annesse tornano ad attaccare il cantiere: “Sono spariti 1.800 mq che fino al 2020 erano di verde permeabile".

San Concordio, niente cambia. Il Comitato ancora all’attacco ”Sparito totalmente il verde“

San Concordio, niente cambia. Il Comitato ancora all’attacco ”Sparito totalmente il verde“

Ci sono questioni che si trascinano nel tempo senza riuscire a essere risolte, almeno secondo quanto viene a monte contestato. È il caso della “Piazza coperta” di San Concordio. Sull’argomento il Comitato di San Concordio, ha sempre contestato l’impianto del progetto giudicato impattante. Prima con l’amministrazione Tambellini, oggi con quella Pardini.

Il Comitato afferma che "con la nuova strada di accesso e con la “piazza bassa” nella fascia di rispetto del fosso Formica, sparisce totalmente il già poco verde residuo".

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i rilievi mossi. "Quando alla fine del 2020, sono iniziati i lavori per la costruzione della Piazza Coperta, nell’area di progetto, grande circa 3800 mq, c’era solo la struttura interrata, al grezzo, del piano interrato dello Steccone; realizzata nel 2009-2011, occupava 2000 mq, mentre tutto il resto dell’area, pari a circa 1.800 mq, era sostanzialmente verde: in dieci anni, fino all’inizio lavori nell’ottobre 2020, vi erano cresciuti spontaneamente centinaia di arbusti e alberelli".

Ecco la contestazione: "In questi giorni, con la costruzione della nuova strada di accesso al livello della piazza e con la costruzione della “piazza bassa” nella fascia di rispetto del fosso Formica, risulta che di quei 1.800 mq che fino al 2020 erano verde permeabile, non è rimasto un centimetro: tutto il poco verde dell’area è ora ricavato in vasche di cemento, per una superficie complessiva irrisoria".

Dal Comitato fanno sapere che "in strette e lunghe trincee di cemento sono stati collocati 7 alberelli lungo via Consani, mentre il progetto ne prevedeva 12 e quando, prima dell’inizio dei lavori dello Steccone, vi erano 20 cipressi che avevano più di 60 anni, tutti abbattuti nel mese di marzo quando erano carichi di nidi; perfino la piccola aiuola che stanno costruendo in questi giorni, in elevazione, nella fascia di rispetto del fosso Formica, è realizzata in una vasca di cemento armato".

E ancora: "Si ripropone anche qui la questione già posta con l’altro progetto dei “Quartieri social”, quello della Galleria Coperta, perché il bando ministeriale di finanziamento richiedeva, tra i requisiti a pena di inammissibilità, quello della “mancanza di consumo di suolo”: il progetto della Piazza coperta, “secondo lotto” dello Steccone rientrato con il coofinanziamento, per il suo oggettivo consumo di suolo non avrebbe potuto ottenere i 6 milioni di euro che ha avuto".

Mau.Guc.