Sanità in tilt, lettera al Prefetto. La denuncia di Cgil, Cisl e Uil “Situazione esplosiva nell’Asl“

“Gli organici all’osso stanno creando il tilt, con il personale costretto a turni massacranti e orari impossibili“. Le organizzazione profilano un’emergenza alle porte e chiedono l’apertura urgente di un tavolo dedicato.

Sanità in tilt, lettera al Prefetto. La denuncia di Cgil, Cisl e Uil “Situazione esplosiva nell’Asl“

La carenza degli infermieri sta crando sempre più danni e disagi all’interno degli ospedali

La carenza di infermieri crea condizioni che i sindacati, a sigle compatte, nella lettera inviata al Prefetto Giusi Scaduto non esitano a defnire “esplosive“, al punto da mettere a repentaglio la tenuta dei servizi sanitari. E questo sia nelle residenze per anziani che in tutte le strutture Asl, anche di cure intermedie. Le Organizzazioni Sindacali (Michele Massari per Cgil, Giada Bellandi per Fisascat Cisl e e Stefania Fontaniniper Uil Fpl), unitamente alle stesse Organizzazioni di rappresentanza del settore, hanno segnalato la situazione.

“Una situazione divenuta insostenibile - così le organizzazioni – a causa del Covid e a seguito dei concorsi pubblici banditi in Toscana da Estar, che hanno determinato il trasferimento in massa di queste figure dalle strutture gestite dalla cooperazione sociale, da privati e dalle organizzazioni del terzo settore, verso presidi ospedalieri e Aziende USL, per far fronte alla penuria di personale, con l’esito che gli infermieri sono trasmigrati dal privato al pubblico sguarnendo le strutture affidate ai privati che con ogni probabilità non riescono più a rispettare nemmeno i requisiti organizzativi previsti dall’accreditamento“.

“Più volte abbiamo fatto presente al quadro istituzionale – continuano Cgil Cisl e Uil – la necessità di intervenire con le Università Toscane per adeguare la programmazione dei posti del corso di laurea all’effettivo fabbisogno dell’intero sistema, considerando non solo il bisogno occupazionale delle Aziende Sanitarie Locali, ma anche quello delle strutture convenzionate. Purtroppo, la mancata considerazione anche di questo fabbisogno ha scaricato unicamente sui gestori dei servizi, il problema della reperibilità sul mercato del lavoro degli infermieri che, con l’emergenza pandemica, è divenuto assolutamente impossibile“.

“Abbiamo formulato in tutto questo tempo tante proposte per risolvere quest’emergenza che, a nostro parere, sarebbe stato necessario affrontare e discutere in un tavolo di lavoro ad hoc, che però non è mai stato convocato – evidenziano ancora le tre sigle sindacali nella lettera al Prefetto –. Ora la condizione in provincia di Lucca è diventata esplosiva e irreversibile con gli operatori chiamati con regolarità a turni di lavoro insostenibili come le stesse cooperative sostanzialmente riconoscono. La situazione qui rappresentata, e il profilarsi del rischio contestuale di un’emergenza in ambito sanitario, richiede scelte rapide ed un’operatività immediata“.

“Per questo siamo a chiedere alla Prefettura che convochi un incontro urgente - con la presenza dell’Asl - per definire modalità condivise tra le parti in risposta alle criticità esposte. Ci troviamo di fronte alla necessità di realizzare uno sforzo straordinario nell’adozione di misure tampone“.

L.S.