REDAZIONE LUCCA

"Sbalorditi e irritati". La rabbia dei consiglieri di centrosinistra

Le opposizioni attaccano l’amministrazione per la scelta di rinviare la seduta “E’ costata oltre 2mila euro di gettoni di presenza e straordinari degli uffici”.

"Sbalorditi e irritati". La rabbia dei consiglieri di centrosinistra

Le opposizioni attaccano l’amministrazione per la scelta di rinviare la seduta “E’ costata oltre 2mila euro di gettoni di presenza e straordinari degli uffici”.

Sorpresa e irritazione. Ecco la reazione dei gruppi di centrosinistra rappresentati in Consiglio Comunale (Pd, Lucca Futura, Sinistra Con-Sinistra Civica Ecologista, Lucca è un grande Noi, Lucca Civica, LibDem) alla richiesta del sindaco di rinviare la discussione sul futuro del servizio idrico in considerazione dell’imminente udienza al Tar Toscana avanti al quale si discuterà (giovedì 28 novembre) il ricorso del Comune contro l’Autorità Idrica Toscana (AIT) sul futuro di Geal.

"Siamo sbalorditi e irritati" – affermano i consiglieri di centrosinistra – abbiamo votato contro il rinvio della pratica per diversi motivi. In primo luogo, per una questione di costi: l’inutile seduta di ieri sera è costata oltre 2mila euro di soli gettoni di presenza, cui vanno sommati quelli degli straordinari della macchina amministrativa. Se il Sindaco voleva rimandare il Consiglio per fantomatiche "ragioni di opportunità" poteva far convocare una conferenza dei capigruppo in via di urgenza – anche online – ed evitare il teatrino cui ha costretto la massima istituzione cittadina. In secondo luogo, colpisce la superficialità con cui si approccia una delle principali questioni amministrative del mandato. Poiché il Presidente del Consiglio ha candidamente ammesso di non essere al corrente che l’udienza al Tar fosse imminente, le cose sono due: o nessuno glielo ha detto e quindi del Consiglio e della Commissione al Sindaco non importa nulla, oppure la cosa non è vera".

Tuttavia, secondo l’opposizione, non ci sarebbe nessun motivo giuridico per non discutere in consiglio comunale di atti pubblici noti a tutte le controparti, in quanto ritualmente notificati. I veri motivi del rinvio, gestito in modo dilettantesco, sarebbero di carattere politico.

"Dalle informazioni che trapelano – spiegano – suffragate dalla tensione che si percepiva tra le fila della maggioranza, la sceneggiata di ieri sarebbe l’estremo tentativo di rinviare la resa dei conti tra chi in FdI non vuole dispiacere il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi – ovvero il futuro candidato di destra alla guida della Regione che guarda con favore alla Multiutility a trazione fiorentina – e la Lega, contraria a tale ipotesi; la stessa Lega che per bocca del consigliere Baldini nell’evento pubblico organizzato da Sinistra Con ha affermato che sull’acqua è in corso una partita "tra la Toscana costiera e quella centrale. Ci risulta che il no alla Multiutility, che pure aveva trovato un consenso unanime nella Commissione Speciale, abbia profondamente irritato alcuni ambienti toscani legati a FdI: è una dinamica assai curiosa perché la sudditanza alle priorità fiorentine, sempre sbandierata a sproposito, stavolta sembra stare più a destra che altrove".